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Serve 1 miliardo per la copertura della cig in deroga

Cassa integrazione in deroga, serve 1 miliardo di euro

Serve 1 miliardo per la copertura della cig in deroga
Serve 1 miliardo per la copertura della cig in deroga

FIRENZE – Da 800 milioni a 1 miliardo. E’ la cifra indicata dalle Regioni per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga per arrivare a fine anno. Circa 400 mila lavoratori sono in balia di dei pagamenti e rischiano di non riceverli proprio più. Un quadro che spinge il ministro del Lavoro Enrico Giovannini a rassicurare che il Governo si impegnerà a ridurre i disagi.

«La vicenda Cig in deroga è arrivata ad un punto di non ritorno: le Regioni sono estremamente preoccupate, con le risorse messe a disposizione dal Governo in alcune Regioni per molte decine di migliaia di lavoratori non ci sarà copertura e questo rischia di determinare un contenzioso tra aziende e lavoratori» spiega Gianfranco Simoncini, coordinatore degli assessori al Lavoro presso la Conferenza delle Regioni e assessore al Lavoro in Toscana.

Attraverso i decreti legge approvati a metà maggio e a fine agosto, spiegano dal Ministero del Lavoro, sono state finora stanziate risorse per gli ammortizzatori in deroga per circa 2,5 miliardi: ai fondi inizialmente previsti per il 2013 sono stati aggiunti circa 1,5 miliardi, portando il livello delle risorse a quello erogato nel 2012. Inoltre, il Governo si è impegnato a stanziare ulteriori 330 milioni per il 2013, mentre ha proposto di destinare nel 2014 agli ammortizzatori in deroga circa 1,7 miliardi di euro, cui si aggiungeranno le risorse derivanti dai fondi di solidarietà bilaterali già istituiti e da quelle connesse al fondo residuale previsto dalla legislazione vigente. Per ciò che concerne i 500 milioni previsti dal decreto legge n.102/2013, la settimana scorsa sono stati firmati i decreti per la loro distribuzione, passo fondamentale per consentire la loro erogazione.

Secondo il segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino «ci sono 400 mila  lavoratrici e lavoratori coinvolti da questa disciplina straordinaria che fanno parte di aziende e settori non coperti dagli ammortizzatori ordinari e che non avrebbero avuto alcun sostegno e si sarebbero trasformati in licenziamenti».

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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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