Toscana terra d’investimento per gli imprenditori giapponesi

FIRENZE – E’ Firenze il punto d’incontro della convention annuale organizzata dalla Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia (CCIGI). Oggi e domani una delegazione di 25 diplomatici, manager e imprenditori giapponesi visiterà Firenze, le sue botteghe di artigianato artistico, incontrerà rappresenti delle istituzioni e dell’imprenditoria, in vista di un rafforzamento degli scambi commerciali. Fra di loro il presidente della CCIGI Takeshi Yamanaka, il ministro dell’ambasciata del Giappone, Hideo Fukushima e il console generale del Giappone a Milano, Kyoko Koga.
“La CCIGI rappresenta un punto di riferimento importante per quegli imprenditori interessati all’interscambio economico tra l’Italia e il Giappone”, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Vasco Galgani, che questa mattina ha accolto la delegazione nella sede della Fondazione Fiorgen in via Tornabuoni. “I fiorentini hanno aperto la propria città al Giappone da decenni, prima per turismo, poi anche per business – ha sottolineato Galgani -. Il gemellaggio di Firenze con Kyoto ne è un fulgido esempio, fatto di relazioni culturali e commerciali. Ha alle spalle una lunga tradizione, tanto che nel 2015 compirà 50 anni. Una data che, insieme al Comune di Firenze, e con la collaborazione delle istituzioni e delle imprese giapponesi, abbiamo tutta l’intenzione di onorare. L’obiettivo è quello di consolidare questo ponte ideale anche approfittando di un’occasione unica: EXPO 2015, a cui il Giappone ha generosamente aderito”.
La delegazione, seguita da Metropoli, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, insieme a Invitalia, agenzia governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, comprende rappresentanti delle principali società giapponesi come Banca di Tokyo, Banca Mizuho, Mitsubishi, Suzuki, Mitsui, IHI, Alcantara, Marubeni, Sitrade, Nippom Express, Senju, Studio Ito, Hankyu Hanshin e Yanmar. Implementazione degli scambi commerciali e potenziali joint venture con imprese del territorio sono stati gli argomenti al centro degli incontri della giornata.
In Italia sono 328 le imprese italiane partecipate da società giapponesi, generano 33mila occupati e un fatturato di 19 miliardi di euro. L’export complessivo che parte dalla provincia di Firenze e arriva in Giappone ha raggiunto un fatturato di 270 milioni, settimo mercato a livello mondiale. Anche l’import è particolarmente attivo essendo a quota 108 milioni di euro. Il sistema moda, l’abbigliamento e la pelle sono storicamente i settori più interessanti per i giapponesi, tanto che Firenze esporta in Giappone il 5 per cento della pelletteria di tutto il mondo.
Con riferimento invece agli investimenti diretti dal Paese del sol levante, la Toscana ha accolto negli ultimi anni diversi e importanti progetti che portano la cifra complessiva delle imprese giapponesi presenti nella regione a 18 con circa 550 dipendenti per un fatturato totale di circa 215 milioni di euro. Questi progetti sono stati realizzati grazie anche alla collaborazione e al supporto dell’ufficio di Inward Investment di Invitalia e della Regione Toscana–Ufficio attrazione investimenti. Spiega Giuseppe Arcucci, direttore dell’area Inward Investment di Invitalia: “Questa è la dimostrazione che le attività sinergiche portate avanti congiuntamente a livello nazionale dal nostro ufficio e, a livello locale, dalle regioni, possono essere decisive nella concretizzazione di casi di successo come quelli registrati qui in Toscana da cui è possibile trarre ulteriori e importanti opportunità di sviluppo e di occupazione per le aziende del territorio”.
