Lavoro, il 54% dei giovani sogna l’agriturismo

FIRENZE – Posto fisso addio, il 54% dei giovani sogna l’agriturismo, preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè presentata in occasione dell’incontro promosso da Terranostra ad Agrietour il salone dell’agruturismo.
La maggioranza dei giovani italiani dai 18 ai 34 anni, a differenza delle generazioni che li hanno preceduti, non sogna più un lavoro nell’ufficio di una banca magari in una grande metropoli oppure un futuro da manager globale, ma vorrebbe invece gestire un agriturismo in piena campagna. Si registra dunque un profondo cambiamento rispetto al passato quando la vita in campagna era considerata spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di quella in città. Si tratta di una vera rivoluzione culturale che, rileva la Coldiretti, ha fatto salire a 13.378 nell’anno scolastico 2013/2014 il numero di iscritti al primo anno degli Istituti professionali e tecnici di agraria.
In Italia il numero degli agriturismi negli ultimi dieci anni è aumentato del 57% ed ha raggiunto la cifra record di 20.474, il più alto di sempre. Il maggior numero di aziende si trova in Toscana (4185) ed in Trentino (2996). La vera rivoluzione spinta dall’arrivo di tanti giovani è legata al fatto che l’agriturismo non è più solo mangiare con le aziende autorizzate alla ristorazione (10144) che sono state sorpassate in numero da quelle che offrono anche altri servizi salite a ben 11982 con attività come l’escursionismo (3324), la mountain bike (2785), i corsi di cucina, orto, cucito o altro (2009), l’equitazione (1489), il trekking (1821), le fattorie didattiche per i più piccoli (1251) e le osservazioni naturalistiche (932) che sono in rapida espansione.
