Morte del calciatore di 14 anni: aperta inchiesta

SIENA – Il corpo del quattordicenne Matteo Roghi è all’ospedale di Nottola nei pressi di Montepulciano a disposizione della procura di Siena. Il pm di turno Fabio Maria Gliozzi ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia per cercare di dare una spiegazione all’arresto cardiocircolatorio che ieri domenica 24 novembre ha stroncato il ragazzo. Matteo non aveva mai dato segni di malessere e la prossima visita federale ci sarebbe stata nel 2014. Matteo Roghi è stato colpito da un malore nella gara tra la squadra di Foiano, nella quale milita, e la «Amiata» di Abbadia S. Salvatore. Tutto è successo ieri poco dopo le 11.30 sul campo di Abbadia San Salvatore (Siena).
DISPERAZIONE. I genitori di Matteo, lui impiegato, lei operaia, hanno raggiunto subito Abbadia San Salvatore, ma tutto era già finito per il loro piccolo campione che frequentava il primo anno dell’istituto tecnico commerciale di Foiano. E non si dà pace l’allenatore della squarda giovanile, Giovanni Gorazzi.
MALORE. Dopo 90 minuti di corsa lungo il campo da gioco ha fatto in tempo a segnare il prezioso gol del pareggio, quindi ad esultare e si è accasciato a terra. A nulla è servito l’intervento immediato dei sanitari del vicinissimo ospedale di Abbadia ed i tentativi di rianimarlo. Doveva essere una domenica di sport e di festa quella di domenica ad Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata, al confine tra le province di Siena e Grosseto. In campo i giovanissimi della squadra locale “Amiata” contro i coetanei di Foiano della Chiana. Matteo ha giocato tutto il primo tempo pare senza accusare alcun fastidio, ed ha proseguito anche nella ripresa fino al gol del 2-2. È stata una sequenza rapidissima: il gol, l’esultanza, il crollo praticamente mentre l’arbitro fischiava il fine partita.
SOCCORSI. Alcuni degli stessi spettatori, hanno cercato di soccorrere il ragazzo. Tra loro anche la mamma di un atleta della squadra di casa, infermiera. L’ambulanza della Misericordia e l’automedica con i sanitari hanno impiegato meno di cinque minuti a raggiungere l’impianto sportivo: l’ospedale di Abbadia San Salvatore dista appena poche decine di metri. È lì che hanno portato Matteo quando ormai quasi tutte le speranze erano perdute, tentando di rianimarlo per quasi un’ora ma senza riuscirci.
IL PRECEDENTE. Altro precedente mortale per il Foiano nel 2007. La società aretina del Foiano è già stata segnata da un lutto simile, nel 2007 a rimanere fulminato in campo da un malore fu Teddy Bartoli, appena 22 anni. Da allora la società ha intensificato l’impegno per la sicurezza in campo.
