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Firenze, sarà riattivato il tavolo contro lo sfruttamento delle persone

Firenze, con forza contro la tratta degli esseri umani

Firenze, sarà riattivato il tavolo contro lo sfruttamento delle persone
Firenze, sarà riattivato il tavolo contro lo sfruttamento delle persone

FIRENZE – Sarà riattivato il tavolo contro lo sfruttamento delle persone. Più sinergia per fornire assistenza alle vittime e combattere le organizzazioni criminali. Riparte dunque con forza l’azione contro la tratta di esseri umani. Lo ha stabilito il comitato provinciale per l’ordine pubblico che si è riunito a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.

All’incontro, presieduto dal prefetto Luigi Varratta, hanno partecipato anche il procuratore Giuliano Giambartolomei e il sostituto procuratore Angela Pietroiusti che si occupa della materia.

«Abbiamo deciso di riaccendere il faro su questi fenomeni –ha detto Varratta– per rafforzare l’impegno comune contro la riduzione delle persone in schiavitù, uno dei reati più odiosi di cui sono vittime soprattutto donne e bambini». Dall’analisi della situazione nel fiorentino, è emersa la necessità di tornare ad intervenire con energia, anche perché il fenomeno si lega ad altre attività criminali come il traffico di droga, il riciclaggio di denaro, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Sarà quindi riattivato il tavolo istituito due anni fa con un protocollo d’intesa tra istituzioni e associazioni del volontariato per coordinare a livello provinciale gli interventi contro la tratta delle persone. L’obiettivo è quello di garantire alle vittime una maggiore tutela, fornendo sostegno psicologico, assistenza e percorsi di reinserimento sociale e lavorativo.

Un report recente del Ministero dell’Interno ha evidenziato che, per scoraggiare denunce e fughe delle persone oppresse, gli sfruttatori hanno attenuato le modalità di pressione, passando dai tradizionali atti di minaccia a metodi di convincimento che concedono agli sfruttati condizioni di apparente maggior autonomia in termini di elevati benefici economici e un’accresciuta libertà di movimento. Un mutamento di metodi che oltretutto rende più complicato individuare il fenomeno, che resta comunque grave, e combattere i reati connessi.

Il protocollo d’intesa, che ha istituito il tavolo, è stato siglato nel gennaio 2011 tra prefettura, procura della Repubblica, forze dell’ordine, Provincia e Comune di Firenze, Società della Salute e associazioni Progetto Arcobaleno e Cooperativa Sociale C.A.T..

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