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Lo scavo a Poggetti Nuovi, alle porte di Grosseto

Maremma, trovati resti di elefanti preistorici

Lo scavo a Poggetti Nuovi, alle porte di Grosseto
Lo scavo a Poggetti Nuovi, alle porte di Grosseto

GROSSETO – Scoperte tracce di elefanti preistorici in Maremma. A Poggetti Nuovi, alle porte di Grosseto, si è concluso lo scavo che ha portato alla luce un sito preistorico caratterizzato dalla presenza di resti di Elephas antiquus, soprattutto zanne, anche di due metri.

L’Elephas antiquus è l’antenato dell’elefante moderno. Arrivava a 4 metri d’altezza. Aveva zampe lunghissime, enormi zanne che arrivavano a sfiorare il suolo ed erano curve all’estremità. Visse tra 550.000 e 70.000 anni fa: a quel tempo il clima era più caldo, simile a quello della savana africana. Il livello del mare era più basso, lo stretto di Gibilterra chiuso e le specie africane vivevano in Europa. C’erano elefanti anche in questa parte del Mediterraneo, Maremma compresa.

Le zanne di elefante preistoriche
Le zanne di elefante preistoriche

Sono stati trovati anche strumenti in pietra e reperti lignei, che testimoniano la presenza dell’uomo nel Paleolitico medio. La scoperta è avvenuta durante i lavori per un piccolo invaso artificiale.

Si tratta del primo esempio in Toscana di insediamento preistorico a più strati in cui è documentata la caccia al mammifero. L’operazione di scavo è stata diretta dai funzionari della Soprintendenza Gabriella Poggesi e Biancamaria Aranguren e condotta dagli archeologi preistorici Giuditta Grandinetti e Floriano Cavanna, con l’aiuto del Gruppo speleologico naturalistico maremmano.

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