«Firenze ha bisogno del Maggio: come salvarlo»

Questa grande Orchestra, il Maggio Musicale Fiorentino, ha toccato il suo valore massimo negli anni ’90 e la prima decade del 2000, quando a Firenze (con il suo famoso Festival – uno dei più antichi d’Europa) ma anche a Vienna, Parigi, Strasburgo, Madrid, Barcellona, Mosca, San Pietroburgo, Tokyo, Shanghai, Pechino, Bucarest, Buenos Aires, ha ricevuto veri trionfi. Eppure, negli ultimi 3 anni, abbiamo assistito, con dolore, esterrefazione e rabbia al tentativo di distruzione di questo gioiello della cultura fiorentina, italiana ed internazionale.
Amministratori e sindacati hanno avuto un ruolo non secondario nella fase calante, verso il degrado. Ma tutti coloro che si sono scandalizzati per i costi dovrebbero meditare sulle parole di uno dei maggiori artisti italiani viventi, Riccardo Muti, che notava con amarezza: «Oggi un’orchestra costa molto, ma molto meno di un giocatore di calcio».
Meditate gente, meditate. A questa situazione si è arrivati, chiaramente, per colpa della politica di questo Paese negli ultimi vent’anni, che ha volutamente, e colpevolmente, abbassato il livello della cultura, nel nome della mancanza di redditività della stessa.
Ora però si «scopre» che la cultura, invece di essere un peso, potrebbe diventare uno dei binari di uscita dalla crisi, un treno per il futuro dell’Italia. Mettiamo insieme il turismo e la cultura. Creiamo dei pacchetti «all inclusive» di turismo e spettacoli di opera italiana (o di concerti), moltiplicando il numero degli spettacoli, cosi creati e non tagliati, come si fa da un po’ di tempo: certamente con la pubblicità necessaria e con un coordinamento fatto da gente capace. Ci vuole coraggio, buona volontà e competenza. E non dimentichiamo che la cultura è stata, è e sarà sempre uno stimolo, un impulso per lo sviluppo sociale e, perché no, economico e materiale della nostra società.
George Georgescu (*) (*) George Georgescu, affermato musicista in Romania, venne chiamato nel 1981 da Riccardo Muti a coprire il ruolo di primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, di cui ha fatto parte per oltre trent’anni, contribuendo alla sua crescita e ai suoi successi.

Jorge Ansorena
Caro George, completamente d’accordo con le tue parole. Tutti noi abbiamo il dovere di difenderci e quindi di difenedere la bellezza e l’mmenso potere che ci da la Musica e la Cultura in genere di diventare migliori in tutti gli aspetti della nostra Vita.
jorge Ansorena