Matri, il giorno del riscatto. Ma esce per infortunio
CATANIA. A giudicare da quello che ha combinato oggi a Catania, sembra quasi impossibile che nella sua ultima esibizione con la maglia del Milan, Alessandro Matri sia stato letteralmente subissato di fischi da San Siro. Ad appena quindici giorni di distanza da quell’episodio, al debutto con la maglia viola il numero 32 si è letteralmente caricato sulle spalle la Fiorentina.
DOPPIETTA E ASSIST.Ovviamente a far notizia ci sono i due gol e l’assist dell’ex attaccante anche della Juventus, ma Matri al “Massimino” ha fatto anche dell’altro. Molto altro. Intanto perché dopo appena due minuti ha sentito tirare al polpaccio ma non si è arreso: gli è bastato giocare un tempo per decidere il match con i suoi due centri e l’assist per il primo gol di Mati Fernandez. Splendido soprattutto il gesto tecnico per la sua prima realizzazione, con quella zampata a prendere il tempo al difensore sul cross di Pasqual, da vero rapace dell’area di rigore il raddoppio, a porta vuota, su corta respinta di Frison. Preceduti appunto dalla sponda che ha originato l’esterno vincente da fuori di Mati.
MA NON SOLO GOL. Con Matri, comunque, la Fiorentina ha assunto subito un altro volto: si vede che i compagni si sono messi subito al suo servizio giocando molto più sugli esterni come dimostrato anche dal 4-3-3 di partenza con Vargas e Cuadrado larghi, scelto da Montella. E non a caso i primi due centri sono entrambi nati da traversoni tesi dalla sinistra, fascia in cui Pasqual è tornato tra l’altro grande protagonista confermando che con un centravanti «vero» da servire, il capitano si esalta letteralmente.
L’OBLIO ROSSONERO. E Matri centravanti autentico lo è di sicuro. Tanto che, dicevamo, appare francamente difficile comprendere come nel suo terribile autunno-inverno abbia segnato solo 1 gol in 15 partite con la maglia del Milan. O meglio, magari dipende anche dal fatto che quest’anno i rossoneri sono poco più che un’accozzaglia di diversi discreti giocatori, mentre la Fiorentina è un’ottima squadra che studia per diventare grande.
IL PROBLEMA AL POLPACCIO. Unico neo della prestazione del bel centravanti, quello fisico. Vincenzo Montella ieri aveva avvertito che Matri andrà gestito in quanto viene da un periodo in cui non ha giocato con grande continuità e il debutto di Catania ha confermato come da questo punto di vista ci sia effettivamente da stare un po’ in apprensione visto che il nuovo bomber viola è rimasto in campo per soli 45 minuti di modo da non rischiare di aggravare quel piccolo risentimento al polpaccio avvertito immediatamente in avvio di gara che non gli ha comunque impedito di essere il grande protagonista della gara.
ACCERTAMENTI. Domani ne sapremo qualcosa in più visto che è stato lo stesso giocatore a rivelare che si sottoporrà agli accertamenti di rito, ma il sorriso con cui Matri si è presentato alle interviste del dopo-partita fa comunque ben sperare che non si tratti di niente di grave. Di sicuro sarà tenuto comunque a riposo nella sfida di Coppa Italia di giovedì con il Siena, tentando magari di recuperarlo per la sfida di campionato di campionato di domenica prossima con il Genoa quando potrebbe comunque tornare – almeno in panchina – pure Mario Gomez.
RIVINCITE E DEDICHE. Intanto, comunque, l’attaccante famoso anche per la sua «love story» con Federica Nargi, si può togliere i primi sassolini dalle scarpe, rivelando di aver sofferto moltissimo per il lungo digiuno in rossonero. E in un dopo-gara in cui tutti fanno a gara per celebrarlo, lui non dimentica la famiglia e proprio la fidanzata quasi altrettanto famosa, per il sostegno che non gli hanno mai fatto mancare. E i tifosi viola gongolano, sognando già di vedere anche l’ex Velina sugli spalti del Franchi ad ammirare uno dei nuovi idolo della città.