Sfratti, occupato e sgomberato palazzo in centro a Firenze

FIRENZE – È durata poche ore l’occupazione di un palazzo di via dei Servi, nel centro storico di Firenze. Stamani dieci famiglie, italiane e straniere, lo avevano occupato, coordinate dal Movimento di lotta per la casa. Si trova a metà dell’importante strada cittadina, che collega piazza del Duomo con piazza Santissima Annunziata.
Verso le 14.30 l’intervento delle forze dell’ordine – coordinate dalla Digos della questura – per liberare l’edificio. C’è stata qualche resistenza, ma senza scontri. Le famiglie sono uscite manifestando per strada e on alcune strade vicine. La polizia sta monitorando la situazione.
L’edificio, composto da una dozzina di miniappartamenti, è disabitato da circa quindici anni ed era già stato occupato negli anni ’70. Attualmente è di proprietà di un privato, a quanto riferisce Lorenzo Bargellini del Movimento per la casa. . Al secondo piano era stato esposto uno striscione con la scritta: «Crisi, disoccupazione e sfratti. Occupiamo le case vuote».
Inizialmente gli occupanti si erano diretti verso la vicina piazza Brunelleschi per entrare dentro un altro uno stabile disabitato, ma lo schieramento delle forze dell’ordine avrebbe fatto loro cambiare obiettivo. Sul posto erano presenti anche i consiglieri comunali Ornella De Zordo e Tommaso Grassi che avevano espresso solidarietà agli occupanti: «Si tratta di famiglie sfrattate con bambini – spiega De Zordo – Nessuno sostiene che l’occupazione sia la soluzione del problema ma solo la risposta ultima, estrema a un’emergenza abitativa, a una situazione di bisogno».
AGGIORNAMENTO ORE 17:45
In una nota diffusa nel pomeriggio dal Comune di Firenze si precisa che l’intervento delle forze dell’ordine alle 14.30 è avvenuto «dopo che era stato rifiutato un tentativo di mediazione per un’uscita volontaria con l’offerta da parte dei servizi sociali di soluzioni alternative per le mamme con minori. L’intervento è deciso dopo la presentazione della denuncia da parte della proprietà e con l’assenso della magistratura»
