Concordia, i periti sul relitto per ricostruire il naufragio (AUDIO)

PARLA L’AMMIRAGLIO CAVO DRAGONE
LA VOCE DI BRUNO NERI CODACONS
IL PROCURATORE CAPO DI GROSSETO FRANCESCO VERUSIO
ISOLA DEL GIGLIO (GR) – Prima di salire a bordo briefing preliminare con tanto di corso accelerato di sicurezza. Si torna sulla Concordia dopo il naufragio del 13 gennaio 2012. Lo ha deciso il Tribunale di Grosseto che sta processando l’ex comandante Francesco Schettino.
Sopralluogo di periti, magistrati e avvocati sul relitto: scarpe antinfortunistiche, casco da cantiere e giubbotto di salvataggio per tutti. I primi a salire i giudici ed i legali e consulenti di Costa Crociere. Il sopralluogo è guidato dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del pool di periti del Tribunale.
Al Giglio la pioggia non pregiudica la missione perché il mare è solo lievemente mosso.
«Oggi diamo la possibilità a tutte le parti del processo di vedere in loco la plancia di comando della Costa Concordia» ha spiegato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. La missione di oggi riguarda essenzialmente un’ispezione accurata alla plancia dove si trovava Francesco Schettino la sera del naufragio, l’ammiraglio ha anche detto che sarà importante «vedere se c’è qualcosa di interessante da valutare. Questo sopralluogo è un in più che, se darà valore aggiunto, ne sarà valsa la pena averlo fatto, comunque abbiamo già recuperato tutte le informazioni che ci servivano dal vdr (scatola nera)».
«Non credo che il sopralluogo ci possa dire cose diverse da quelle che conosciamo. Comunque è un’attività che forse è bene svolgere, perché le attività svolte dai periti sono state fatte solo sulle carte. Eventualmente i periti ci potranno dire se le cose sono diverse da quelle che ci hanno riferito» ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio. A chi gli ha chiesto se sarà emozionante salire sulla nave (fatto che avviene per la prima volta da parte delle autorità), Verusio ha risposto: «Credo che ci farà una certa impressione».
