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Una piantagione alluvionata nel pisanoUna piantagione alluvionata nel pisano

Maltempo, anche il Papa vicino ai toscani alluvionati

Una piantagione alluvionata nel pisanoUna piantagione alluvionata nel pisano
Una piantagione alluvionata nel pisano
Papa Francesco
Papa Francesco

FIRENZE – «Cari fratelli e sorelle pensiamo in questi momenti alle popolazioni di Roma e della Toscana colpite dal maltempo. A tutti loro va la nostra concreta solidarietà». Così papa Francesco si è rivolto oggi dalla finestra del suo studio in piazza San Pietro alla folla riunita, nonostante la pioggia battente, al momento dell’Angelus. Un momento di conforto e di preghiera mentre, se le inondazioni si sono per il momento fermate, l’emergenza e le difficoltà per molte famiglie continuano ancora.

È quanto evidenzia anche la Coldiretti, per la quale l’ondata di maltempo ha provocato l’allagamento di ettari ed ettari di terreni già seminati a grano che non sopravvivranno perché l’acqua provoca l’asfissia radicale con una sorta di «soffocamento» e la conseguente perdita del prossimo raccolto.

RACCOLTI PERDUTI – Allagamenti si registrano un po’ in tutte le aree interessate dalle perturbazioni – dice Coldiretti – con coltivazioni di ortaggi invernali come broccoli e cavolfiori andate perdute, pregiati vigneti sommersi e greggi di pecore al pascolo in difficoltà, ma l’acqua ha invaso serre e magazzini e colpito anche attrezzature e macchine agricole.

STRADE – A preoccupare sono anche le frane e gli smottamenti sulle strade secondarie, che impediscono la circolazione per rifornire le stalle con foraggi e mangimi necessari all’alimentazione degli animali. Le strutture della Coldiretti sono impegnate nel monitoraggio delle richieste di assistenza e nella valutazione dei danni. La richiesta di Coldiretti è quella di avviare con urgenza la verifica dello stato di calamità in molte regioni italiane, dal Veneto al Lazio, dalla Sicilia alla Toscana.  Il governatore della Toscana Rossi aveva già peraltro annunciato che lunedì 3 febbraio la Giunta regionale dichiarerà lo stato di calamità naturale per le zone colpite dal maltempo, in particolare nel pisano.

REGIONE – «A San Miniato – aveva detto il presidente Rossi  – la Regione finanzierà con 2 milioni di euro un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza degli argini e il completamento dalla cassa d’espansione di Roffia. Oltre ad approvare la dichiarazione di stato d’emergenza per le zone colpite e alla legge  per dare un sostegno immediato alle famiglie colpite, chiederemo al governo di mettere un po’ di soldi per la sicurezza idraulica. Servirebbero almeno 2 miliardi, che potrebbero essere recuperati dal rientro dei capitali illegalmente esportati all’estero. Noi, in Toscana, con le sole nostre forze, dal 2010 ad oggi, abbiamo fatto interventi di prevenzione per 250 milioni. Se il presidente del consiglio Letta ci desse una mano, nel 2014 potremmo fare investimenti per ulteriori 100 milioni».

 

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