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Caduta una Stella, Rossi cambia il calendario (scolastico)

Enrico Rossi insedia Stefania Saccardi alla vicepresidenza
Enrico Rossi insedia Stefania Saccardi alla vicepresidenza della Regione Toscana

Si considera una Stella cadente. Precipitata, tradita. E consiglia al governatore Enrico Rossi, che l’ha cacciata senza avvertirla (“L’ho saputo dalla tv…”), di non leggere più Machiavelli, visto che si sarebbe ispirato al Principe per preparare il rimpasto di giunta. Ecco lo stato d’animo di Stella Targetti, già vicepresidente della giunta regionale, mentre lascia Palazzo Sacrati Strozzi, l’antico palazzo de’ Bischeri di piazza Duomo. Arrabbiata? No, più che altro allibita. E infastidita: perchè proprio nel momento in cui lei, imprenditrice ramo lampadari iscritta al Pd, è costretta ad andarsene con gli scatoloni pieni della sua roba, Rossi riunisce il governo toscano e insedia l’altra, la nuova vice, Stefania Saccardi: proveniente dalla vecchia Dc e voluta sulla seconda poltrona della Toscana da un Renzi frettoloso d’insediare in Palazzo Vecchio, come vicesindaco reggente e sindaco in pectore, il fidato Dario Nardella.

Fuori dal Palazzo, intanto, c’è chi raccoglie firme illustri per tentare, invano, di far tornare sulla poltrona di assessore Cristina Scaletti, anche lei ripudiata da Rossi con motivazioni puramente politiche (“L’Idv non ha più il 10% e lei non più è dell’Idv…”). Chi ha firmato?Cristina Acidini, sovrintendente al polo museale, il direttore degli Uffizi, Antonio Natali, l’ex procuratore Ubaldo Nannucci, gli attori Paolo Hendel, Alessandro Benvenuti, Anna Meacci e Katia Beni, compaiono in un appello affinchè la Scaletti, ex assessore a cultura e turismo riabbia l’incarico. Non basta: la sinistra che raggruppa Rifondazione, Verdi e Sel ribolle per il terzo assessore silurato, Salvatore Allocca. E (per ora) è sorda all’invito di Rossi a fornire un nuovo nome d’area dopo la bocciatura del professor Tomaso Montanari, inviso ai renziani e, praticamente, a tutti.

Allora? Rossi si coccola la Saccardi, aspetta il nuovo assessore alla formazione, il 34 enne ricercatore di Bankitalia, Emanuele Bobbio, nipote alla lontana di Norberto. Non si cura del fatto che, oggi, il piano sanitario presentato dal suo braccio destro, Luigi Marroni (ma ereditato dall’ex assessore Daniela Scaramuccia…) venga bloccato dalla commissione sanità del Consiglio regionale, intenzionata a ricorrere al collegio di garanzia (su proposta di Stefano Mugnai, Pdl-Forza Italia). E, forse, il governatore medita di non assegnare tutti gli assessorati vacanti (cultura, commercio e turismo) a chi sarà indicato dalla gruppo della Sinistra. Sì, l’intellettuale vicino a Rifondazione o a Sel avrà la cultura, mentre commercio e turismo potrebbero finire in mani piddine sicure: quelle di Gianfranco Simoncini, che non avrà più la formazione professionale (destinata al nipote di Norberto Bobbio) e quindi potrà occuparsi di commercianti e operatori turistici. Persone da rincuorare e sostenere. Come ha cominciato a fare proprio Rossi, sussurrando a Massimo Biagioni, direttore regionale di Confesercenti, la notizia che aspettava: uscita di scena la Targetti, cambierà il calendario scolastico. Vacanze più lunghe. I ragazzi non torneranno a scuola all’inizio di settembre, ma nella terza settimana, per la gioia di bagnanti e bagnini. E ancora: con la Stella cadente, Rossi esprime un desiderio: che Renzi mantenga la promessa e lo ricandidi alla presidenza della Regione (2015-2020) senza primarie.


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Sandro Bennucci

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