
Fiorentina, Montella: «Ripartiamo dal secondo tempo»

TORINO. La faccia di Vincenzo Montella nel dopo partita non era così triste nonostante la sconfitta: il secondo tempo giocato dai suoi lo ha rassicurato anche in vista della doppia sfida di coppa sempre contro i bianconeri. Nella prima frazione, però, i viola erano stati letteralmente asfaltati.
JUVENTUS. «Ma quando giochi contro la Juve – si giustifica il tecnico – dipende anche dagli avversari: nella prima parte tempo siamo stati troppo bassi ma non è che loro abbiano fatto più di tanto. Nella ripresa invece siamo cresciuti avendo anche diverse occasioni per pareggiarla. Siamo contenti di questo atteggiamento, peccato solo non sia arrivato il gol».
FIDUCIA. Ed è ovviamente da lì che il tecnico viola vuole ripartire in vista dell’Europa League. «La squadra – conferma – ha pian piano trovato fiducia anche perché c’era meno pressione da parte degli avversari. Dopo un primo tempo insolito per noi come mentalità non era facile con un avversario di questo tipo avere la forza di reagire. In tal senso dobbiamo avere fiducia anche in vista della Coppa, anche se oggi abbiamo perso qualche palla di troppo: ci hanno pressato bene e abbiamo sofferto in questo senso».
GOMEZ. Le sorprese della formazione viola erano state comunque Mario Gomez e, soprattutto, Anderson a centrocampo. Il tedesco torna titolare dopo sei mesi anche in campionato, ma forse è la partita più difficile in assoluto. A differenza del solito, i viola infatti non fanno la partita. Per lui, così, le palle giocabili diventano pochissime. Ed è chiaro che il lavoro sporco non è il massimo per uno ancora lontanissimo dal top. Col senno di poi, forse era meglio risparmiarlo in vista della partita di giovedì in Europa League.
OCCASIONI. Anche se prima della clamorosa traversa di Matos e gol annullato a Diakitè a parte, l’occasione più limpida della partita viola era capitata proprio al tedesco. Anche in quel caso, poco prima del quarto d’ora della ripresa, l’ex Bayern dimostra però di non essere ancora quello del Bayern. Sul perfetto cross di Pasqual la sua frustata di testa è imprecisa, quasi goffa. E, vista la sua condizione fisica, il fatto che il tecnico lo tenga in campo per 75 minuti (l’ultimo quarto d’ora lo gioca appunto Matos che trova anche il modo di farsi ammonire per simulazioni) è praticamente una sentenza: giovedì sera toccherà a Matri, oggi non utilizzato.
ANDERSON. Neppure Anderson in Coppa ci sarà: lui non è in lista Uefa. Oggi invece lo ha mandato a sorpresa in campo preferendolo a Mati Fernandez, ma a Montella il brasiliano è piaciuto poco. Soprattutto per lo scarso contributo in fase difensiva: anche in occasione dello splendido gol di Asamoah lui era fuori posizione.
VIVACITA’. Anche se, a dire il vero, «Andow» qualcosa nei primi 45 minuti aveva pure provato. Indovinando qualche lancio, qualche dribbling e provando a mettere un po’ di pressione ai centrocampisti bianconeri, per il resto assoluti padroni del campo. Troppo poco però: dopo appena 10 minuti di ripresa,Montella decide che la sua occasione il carioca l’ha avuta (e parzialmente sprecata) e lo richiama in favore di Mati Fernandez. E con il cileno la squadra cambia volto iniziando a guadagnare campo: anche se il pareggio non arriva, in vista della Coppa sarà bene tenerne conto.