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La Gioconda

Gioconda, a Firenze si cercano i resti di Monna Lisa nella Santissima Annunziata

La Gioconda
Lisa Gherardini nel dipinto di Leonardo da Vinci

FIRENZE – Continua la ricerca dei resti mortali della modella più famosa del mondo, quella monna Lisa che ispirò il celebre dipinto di Leonardo da Vinci, la Gioconda. Martedì 29 aprile la fase di analisi e ricerca si concentrerà sulla basilica della Santissima Annunziata, la chiesa che occupa uno dei primi posti nella devozione dei fiorentini. La cappella di santa Lucia, detta anche dei Martiri, appartenne alla famiglia del Giocondo, quella di Lisa Gherardini, e ne custodisce la tomba di famiglia.
Alle 11 la tomba sarà aperta, in modo da consentire il prelievo del dna sui resti che verranno trovati all’interno. La cappella dei Martiri custodisce i resti della Gioconda? Ѐ la domanda a cui cercheranno di dare risposta Giorgio Gruppioni, responsabile del laboratorio di antropologia ossea dell’università di Bologna, sede di Ravenna, e Antonio Moretti dell’università dell’Aquila, che saranno presenti martedì. Secondo i documenti storici di cui si è in possesso, i resti che si dovrebbero trovare nella tomba sono quelli del marito di Lisa Gherardini, Francesco del Giocondo, insieme con il figlio Bartolomeo, avuto con la prima moglie, ed anche del figlio avuto con Lisa, Piero.
Il passo successivo sarà quello di trasferire i resti all’università di Bologna, dove si cercheranno conferme all’ipotesi che la stessa monna Lisa sia custodita nella Santissima Annunziata. L’altra ipotesi voleva che fosse sepolta nella chiesetta del complesso di Sant’Orsola, nel quartiere fiorentino di San Lorenzo. Sarà poi messo a confronto il dna dei resti prelevati con gli otto scheletri ritrovati durante la campagna archeologica svolta dalla provincia di Firenze nel complesso di Sant’Orsola. Il confronto del dna riguarderà alcuni reperti ossei rivenuti nell’ex convento di Sant’Orsola, in particolare con quelli ritenuti compatibili con l’età di morte di Lisa Gherardini e sui quali non è stato possibile effettuare l’esame del carbonio 14.
«Con i prelievi dei resti mortali dei discendenti della Gioconda entriamo nella fase centrale della nostra lunga e complessa ricerca – ha commentato Silvano Vinceti, responsabile del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali – diverse sono le incognite che abbiamo di fronte: non sappiamo l’effettivo stato di conservazione dei resti mortali, quali difficoltà incontreremo per l’estrazione del dna; ma questo è il fascino e il rischio presente in ogni ricerca difficile e ricca di incognite». Continua Vinceti: «Con i risultati degli esami di Bologna si potrà verificare la possibilità che fra questi resti della Santissima Annunziata possano esserci anche quelli della Lisa Gherardini. Sappiamo che verso la metà del Seicento vi fu una radicale ristrutturazione della chiesetta di Sant’Orsola dove venne sepolta Lisa Gherardini e non si può escludere che i suoi resti mortali possano essere stati trasferiti nella tomba di famiglia, ecco perché si procederà ad esaminare il dna di tutti i resti mortali che verranno prelevati dalla cappella di famiglia e compararli tra di loro. Vi potrebbe essere una sorpresa inaspettata che una ricerca seria non può escludere».

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