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Paolo Furlani

Torna in scena a Firenze «La casa dei mostri»

Bozzetto per il Mostro dei dolci
Bozzetto per il Mostro dei dolci

FIRENZE – Va in scena al Teatro dell’Affratellamento«La casa dei mostri» di Paolo Furlani, che convolgerà interattivamente circa 170 ragazzi. La direzione è affidata a Simone Ori; la regia del nuovo allestimento, prodotto dal Conservatorio Cherubini in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti, è curata da Francesco Torrigiani.

La storia (ispirata a un racconto di Maria Vago) segue il modello della fiaba a prove successive: gli zii della protagonista Livia non vogliono che giri per casa e li disturbi mentre guardano la televisione. «Attenta! Questa casa è piena di mostri!» le dicono. Invano. Livia passa e ripassa dagli zii, perennemente incollati al televisore in salotto, prima di incontrare un nuovo mostro in ogni stanza. L’impavida pargola sconfiggerà uno a uno il Mostro dei Dolci, che vive in un armadio della cucina, il Mostro del Ripostiglio, il Mostro Topastro, che sta in cantina, i Mostriragnateli, domiciliati in soffitta. Gli zii invece non potranno salvarsi dal Mostro del Televisore, che li divorerà.

Le stanze e i mostri che le abitano vengono descritti attraverso connotazioni sonore: ogni mostro ha un proprio caratteristico modo di ri-suonare, tradotto in musica sfruttando particolarmente le risorse degli strumenti elettronici. Il Mostro dei Dolci avrà tipici glissandi lenti, melensi, che ripetuti (con ritardo) e trasposti poco per volta satureranno lo spazio sonoro. Il Mostro del Ripostiglio ha suoni acuti, secchi, raggruppati in figure di 7 note, con un riverbero che dà la sensazione di essere in una stanza stretta, ingombra di scatole. Il Mostro Topastro sarà rappresentato da suoni molto risonanti nella regione estrema verso il grave del nostro udito, i Mostriragnatelida un suono continuamente pulsante, brulicante, che verrà “spazzato via” da un’ondata di vento, rendendoci coscienti del movimento del suono nello spazio e dell’effetto del filtraggio.

Il pubblico, sull’esempio delle opere “didattiche” di Britten, è interattivo ed è l’unico presente, insieme alla protagonista, nel fluttuante spazio del suono (e del “rito” teatrale); le fonti sonore, strumenti ed esecutori compresi, si trovano invece occultate in un’altra stanza. Alcuni ritornelli ed alcune brevi frasi nelle scene con i Mostri (quasi delle “formule magiche”, propiziatorie) saranno cantati anche dal pubblico. Si tratta di brevi passaggi “a canone”, dove alla protagonista Livia spetta la “proposta” della frase ed al coro formato dai ragazzi del pubblico la “risposta”: un modo per partecipare al rito. Del resto, il teatro è nato proprio così…

Paolo Furlani (nella foto in home page)docente di Composizione al Conservatorio Cherubini, è autore di nove opere liriche. «La casa dei mostri» è la sua terza opera per ragazzi, commissionata dal Teatro «La Fenice» di Venezia e rappresentata nella stagione 2007 al Ridotto del Teatro Comunale di Firenze, oltre che al Carlo Felice di Genova. Considerato il pubblico cui si rivolge, Furlani deve fatalmente ridurre i mezzi musicali, ma non vuole rinunciare alle conquiste della musica del Novecento e della tecnologia elettronica: una bella sfida, quella di semplificare il linguaggio senza banalizzarlo; ma il terreno su cui avviene, ovvero il palcoscenico teatrale, è uno dei più congeniali all’autore e vincerla non gli riesce difficile.

Teatro dell’Affratellamento (via Giampaolo Orsini 73, Firenze, tel. 055 6814309)

Martedì 29 aprile Spettacoli ore 15, 17, 19 e 21

«La casa dei mostri» di Paolo Furlani (Universal Casa Ricordi, 2003), da un racconto di Maria Vago.

Personaggi e interpreti:

Livia, attrice-soprano: Silvia Lombardi

Gli zii, attori: Anna Tereschenko, Dielli Hoxha

Voce recitante-cantante: Matteo Loi

Strumenti ed elaborazione elettronica: Sax alto in Mib, sax. tenore in Sib Giulio Ottanelli, Trombone tenore-basso Andrea Soldani, Percussioni Mathieu Pinoit. Elettronica registrata e dal vivo prof. Simone Conforti; Collaboratori elettronica: Dario Ferrante, Mattia Gabbriellini, Niccolò Gonnella, Giovanni Mazzanti, Jacopo Paolini, Gabriele Pineider, Giada Turini, Gaspar Allende. Collaboratori Video Giovanna Bartolomei, Dario Ferrante, Marco Fabri

Direttore Simone Ori – Regia Francesco Torrigiani – Assistente alla regia Anna Tereschenko

Conservatorio L. Cherubini – Laboratori di pittura, prof. Giovanna Fezzi – Laboratori di scenografia, prof. Massimo Mattioli – Accademia di Belle Arti – Laboratori di allestimento scenico, Daniele Donatini

Posto unico euro 5, info www.conservatorio.fi.it

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