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Firenze, piazza San Marco sta sprofondando nelle buche

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Le buche in piazza San Marco a Firenze sono un rischio reale per automezzi e due ruote (foto FirenzePost)

FIRENZE – In Piazza San Marco a Firenze le buche si contano a decine. Con tendenza a crescere, nonostante le «toppe» di bitume con cui viene tappezzato il fondo stradale. Tra le piazze cittadine, dopo la Stazione è sicuramente quella più frequentata da autobus e taxi. Un passaggio obbligato dopo decisione dell’allora sindaco Matteo Renzi di pedonalizzare piazza del Duomo.

La vicinanza con il rettorato e numerosi istituti universitari la rendono battutissima da motoscooter e biciclette. E per fortuna piazza San Marco è dentro la Ztl altrimenti subirebbe l’invasione di altre migliaia di automezzi al giorno. E le buche aumenterebbero ancora di più.

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Attraversare a piedi la piazza richiede calzature e caviglie robuste. Divieto assoluto di usare scarpe con tacchi alti, se non si vuole correre il rischio di qualche frattura. L’isola centrale della piazza, sovrastata dalla statua del generale Manfredo Fanti, è una vera e propria barriera architettonica: pressoché irraggiungibile da bambini in passeggino e ancora meno da persone disabili che, con la loro carrozzella, vorrebbero essere aiutati ad attraversare la piazza.

Nove mesi fa a Firenze (agosto 2013) alla vigilia dei campionati mondiali di ciclismo furono trovati e spesi molti soldi per riasfaltare le strade fiorentine percorse dalle gare. Per garantire la sicurezza del circuito ma anche per offrire un’immagine più decorosa di Firenze alle migliaia di visitatori in arrivo per quell’occasione. Fu fatta anche qualche eccezione, come piazza della Stazione, riasfaltata nel giro di un paio di notti, dopo anni di abbandono. Non ci passava nessuna corsa, ma è pur sempre l’ingresso in città per chi arriva da lontano e non poteva continuare a presentarsi come una fetta di gruviera, piena di buche e rattoppi, come anche documentato dalle foto di FirenzePost.

Piazza San Marco invece non fu proprio presa in considerazione. A lei tutto il traffico di autobus, sfrattato dal centro monumentale, senza avere in cambio un po’ più di attenzione e manutenzione. Così la piazza va avanti. Pessimo biglietto da visita per i turisti che ancora a migliaia l’attraversano per raggiungere i vicini musei e le opere d’arte di fama mondiale. Pessimo percorso stradale per i mezzi pubblici, che oltre all’usura del tempo devono combattere anche con le buche lasciate al loro destino. Pessimo danno anche per le casse comunali, che se da un lato «risparmiano» nella manutenzione stradale della piazza, dall’altro si trovano a rischio di dover fronteggiare sempre maggiori richieste di risarcimento degli infortuni a persone cadute a terra per colpa delle buche.

Un tempo in periodo elettorale ci si preoccupava, pur tardivamente, di rifare strade e infrastrutture per tenersi buoni gli elettori. Oggi il consenso lo si insegue solo su Internet e sui social network. Le buche in strada possono attendere.

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FirenzePost invita i suoi lettori ad inviare segnalazioni con foto aggiornate di situazioni critiche a Firenze per colpa delle buche in strada. Scrivere a redazione@firenzepost.it


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Sandro Addario

Giornalista

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