Andrea Della Valle: «Bel quarto posto, futuro roseo». Montella: «Orgoglioso per gli applausi»

FIRENZE. Stavolta Andrea Della Valle arriva direttamente in sala stampa con la figlia Margherita per celebrare il quarto posto della Fiorentina dopo la festa in campo alla fine di Fiorentina-Torino che confessa di averlo emozionato. Ma lo fa anche per spiegare che l’allarme Montella è definitivamente rientrato.
DELLA VALLE. «Chiudiamo – spiega il patròn- un bel campionato importante, abbiamo quasi fatto un altro miracolo considerato tutto quello che è successo a questa squadra. E’ il gruppo la vera forza della Fiorentina: lo definirei quasi unico. Stasera è stata una cosa emozionante ed entusiasmante. Sono serate così che mi danno forza perché è stato toccante, me la sono goduta con tutta la gente che ci vuole bene».
ALLENATORE. Tutto a posto anche con Montella. «Con il mister – rivela Adv – ci siamo chiariti oggi, anche se qualche errore lo ha fatto parlando un po’ troppo ma ci sta quando si è giovani. Tutti gli allenatori parlano di salto di qualità, ma qui bisogna continuare in questo modo. La città deve stare assolutamente serena perché la società ha sempre tenuto la barra al centro. Dobbiamo ripartire da qui. I miei dirigenti sono già al lavoro per il futuro». Il mercato è praticamente già cominciato. L’eventuale cessione di Cuadrado (al Barcellona?) dovrà fruttare almeno 15 milioni di euro (il giocatore è in comproprietà con l’Udinese), oppure un’adeguata contropartita tecnica, cioè giocatori di prima fascia.
MONTELLA. E lo stesso allenatore parla del chiarimento avvenuto prima della partita. «Non ho mai avuto nessun dubbio sulla possibilità di lasciare Firenze. Gli obiettivi sono chiarissimi: dobbiamo portare avanti la nostra idea di calcio attraverso il gioco, giocando bene a prescindere della posizione in cui arriveremo. Stasera sono orgoglioso dei tanti applausi che abbiamo preso. Con la società comunque siamo in simbiosi».
VOTI. «È una stagione da 6.5-7 in pagella, dobbiamo migliorare. Gomez? Può essere il nuovo acquisto della prossima stagione, l’abbiamo seguito e acquistato ma l’ho potuto schierare poche volte in campo. Bisogna migliorare la fase difensiva, mentre in attacco abbiamo fatto bene nonostante le prolungate assenze di Rossi e del tedesco», conclude Montella.
PASQUAL. A nome dei giocatori viola, ha invece parlato Manuel Pasqual. «’Troppa gente ha voluto mettere in dubbio questa partita, già qualche parola di troppo ce l’avevano detta a Livorno. Noi volevamo vincere, anche perché avevamo già perso troppi punti in casa. Vogliamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sostenuto fino alla fine e li abbiamo ripagati con il quarto posto finale».
ROSSI. In campo, subito dopo aver consolato Alessio Cerci per il rigore sbagliato, qualche parola l’aveva detta anche Giuseppe Rossi. «Alessio ha fatto un grande campionato, mi dispiace vederlo in lacrime. Mi sembrava giusto andare a dirgli almeno due parole dopo l’errore dal dischetto». Chiaro però che Pepito ha anche altro per la testa: la Nazionale. «Sono partito dall’inizio, sarei potuto restare ancora in campo. Sono contento, mi sento bene».
VENTURA. Tutt’altro clima, ovviamente, in casa Torino: per tutti ha esternato il tecnico Giampiero Ventura che però ha usato belle parole nei confronti di tutti i suoi. «Il tifoso granata deve soffrire, lo ha nel Dna e quindi ci stiamo allenando a farlo. Però è stata un’annata davvero molto importante. Dovevamo andare in Europa ma ci sono campionati che ti devono far sentire comunque orgogliosi e questo è uno di quelli. Complimenti alla Fiorentina che ha onorato la partita. Le lacrime di Cerci? Fa parte del calcio, ho visto piangere Baggio e Baresi può succedere anche a lui. Comunque Alessio ha fatto un campionato straordinario».
