Aeroporti, la Regione Toscana venderà le quote del Galilei di Pisa senza rischiare imboscate in Consiglio

FIRENZE – Non passerà dal Consiglio regionale, la delibera della giunta, guidata da Enrico Rossi, sulla vendita delle quote azionarie degli aeroporti di Pisa e Firenze, in possessore della Regione Toscana. Lo ha stabilito la stessa giunta che, stamani, 27 maggio, ha trasmesso al Consiglio l’atto con cui ritira la proposta di delibera per la quale era stato convocata d’urgenza, per domani 28 maggio, l’Aula di Palazzo Panciatichi.
A questo punto la Regione potrà cedere le azioni senza il rischio di veti. C’era infatti il pericolo che il governatore, Enrico Rossi, non potesse disporre di una maggioranza di 28 voti per far passare l’atto.

Insomma, questo è l’epilogo di un mese in cui la Regione ha brancolato nel buio: quattro sedute della Giunta, in cui ogni lunedì sulla vicenda dell’OPA per la vendita delle quote azionarie degli aeroporti di Pisa e Firenze si sono fatte scelte diverse. In quella di ieri la posizione finale : non si vendono le quote di Adf (Firenze) e si vende solo una parte di quelle di Sat (cioè solo l’11% in modo da mantenere la stessa quota posseduta in Adf, cioè il 5%). Ma per vendere le quote di Sat ci sono da rispettare alcune condizioni concomitanti: 1) che i soci pubblici conservino complessivamente almeno il 20% del capitale, 2) che l’offerta di acquisto da parte del soggetto privato venga considerata congrua; 3) che la Regione Toscana non rischi di pagare penali.

Uscendo dalla seduta della commissione controllo del Consiglio regionale, che avrebbe dovuto approfondire la proposta di delibera in votazione il 28 maggio, il consigliere Marco Carraresi (Udc) ha detto: “Non ci sarà nessun passaggio in Aula per la vendita delle azioni di Sat, anche se la vendita, da parte della Regione, potrà non essere facile. Tuttavia, auspico, nell’interesse stesso della Toscana, che l’operazione si faccia rapidamente”.
