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di Firenze a Palazzo Medici Riccardi

Nuove province: il 28 settembre si eleggono presidenti e consiglieri, ma i cittadini non votano

l'ex presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci chiede "un colpo di acceleratore" sulle nuove linee della tramvia
Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze

FIRENZE – Le nuove Province italiane, con presidente e consiglio che non saranno più eletti dai cittadini ma dagli stessi amministratori locali, vedranno la luce, nella grandissima parte, domenica 28 settembre. In attesa di essere definitivamente abolite dalla Costituzione, come previsto dalla riforma in cantiere.

VOTAZIONE – Una circolare del ministero dell’Interno ha fissato data e modalità delle elezioni per le Province e le Città metropolitane, compresa quella di Firenze, per il 28 settembre 2014, dalle ore 8 alle 20. Per ogni provincia sarà allestito un unico seggio, al quale si recheranno a votare i consiglieri provinciali uscenti (solo questa volta), i consiglieri comunali ed i sindaci di tutta la Toscana. Unica eccezione la Provincia di Lucca, che resterà in carica fino alla scadenza naturale della primavera 2016.

PROVINCE – La legge ha trasformato Province e Città metropolitane in organismi elettivi di secondo grado, non eletti cioè dai cittadini a suffragio universale. Hanno quindi diritto al voto solo i consiglieri comunali o provinciali ed i sindaci, e possono essere eletti nei nuovi organismi solo gli stessi sindaci o consiglieri comunali, con la sola eccezione dei consiglieri provinciali uscenti per questa prima tornata elettorale. Il «corpo elettorale» della nostra regione è quindi formato dalla somma dei consiglieri e sindaci per ogni Provincia, per un totale di 3.730 persone. In Toscana i consigli saranno composti da un massimo di 18 membri per la Città metropolitana di Firenze ad un minimo di 10 per Prato. I nuovi organismi non prevedono nessuna indennità di funzione e non ci sarà una giunta.

FIRENZE – Il nuovo assetto delle Province sarà varato appena ufficializzato l’esito del voto del 28 settembre, quindi l’insediamento avverrà pochi giorni dopo, con la decadenza degli attuali presidenti ed assessori (che stanno lavorando senza indennità). Per far posto alla Città metropolitana, la Provincia di Firenze decade alle ore 24 del 31 dicembre 2014 ed il primo gennaio 2015 presidente del nuovo Ente diventa Dario Nardella, sindaco di Firenze.

COMPETENZE – Le competenze delle Province si riferiscono alle scuole non comunali e alle strade provinciali, mentre il lavoro e quindi i centri per l’impiego e la formazione passeranno allo Stato o alle Regioni. Su trasporti, ambiente e mobilità avranno solo le province si occuperanno solo della pianificazione.
La Città metropolitana ha poteri più penetranti che vanno dalla redazione del piano strategico del territorio metropolitano; alla pianificazione territoriale generale; organizzazione dei servizi pubblici di ambito metropolitano; mobilità e viabilità; promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione.
Tutto considerato sembra che, per ora, la montagna abbia partorito solo un topolino.

città metropolitana, elezioni, province


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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