Skip to main content
Spiaggia di Viareggio e i controlli dei bagnini

Divieto di balneazione a Viareggio: la Regione punta il dito sul gestore dell’acquedotto

Spiaggia di Viareggio e i controlli dei bagnini
Divieto di balneazione sulla spiaggia di Viareggio, tra il molo e il fosso dell’Abate 

FIRENZE – Infuria la polemica sul divieto di fare il bagno sul litorale di Viareggio, tra il molo e il confine con il Lido di Camaiore, deciso ieri 5 agosto dall’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Il motivo è la presenza nelle acque del mare di colibatteri superiori al livello massimo consentito.

Dalla stessa Regione Toscana si punta il dito contro la Gaia spa, il gestore del servizio idrico integrato, di cui fanno parte 40 comuni delle province di Lucca e Massa Carrara, primo tra tutti quello di Viareggio con il 21% del capitale. In una nota diffusa oggi si precisa che il problema della depurazione delle acque «doveva essere risolto già da tempo, con interventi che dovevano essere già realizzati a cura del gestore del servizio idrico integrato».

«La Regione – continua la nota – pur non avendo competenze dirette sul sistema idrico integrato, si è impegnata comunque a fondo per dare una mano ai soggetti interessati a risolverlo. Dal 2012 ad oggi sia l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, sia lo stesso presidente Enrico Rossi, hanno accentuato ulteriormente l’impegno, con riunioni su riunioni, tenute insieme agli enti interessati a seguito delle quali la Regione ha finanziato una serie di interventi per opere già ricomprese nel piano di ambito».

In totale l’accordo di programma per la balneazione in Versilia, prevede adesso un complesso di interventi relativi a fognatura e depurazione per circa 43 milioni di euro, con un contributo complessivo della Regione di 5,1 milioni di euro.

«Se alcuni lavori sono stati realizzati – ricorda l’assessore all’ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini – altri dovevano essere stati fatti e non lo sono ancora. Come Regione siamo intervenuti perchè Gaia possa più facilmente accedere al credito, stanziando a luglio circa 4 milioni di euro come garanzia. Nella prima giunta di settembre inoltre – annuncia Bramerini – porteremo in approvazione il nuovo accordo di programma che mette in fila cinquanta diversi interventi riunendo in un solo strumento programmatorio anche quanto era stato già previsto dai vecchi accordi. Inoltre è già stata fatta la variazione di bilancio per coprire con altri 2 ml di euro l’impianto sperimentale di ionizzazione per l’abbattimento della carica batterica sul fosso dell’Abate, fonte principale dell’inquinamento da colibatteri registrato ieri, e sui fossi di Fiumetto e Motrone. Un impianto che la Regione si è impegnata a finanziare nel maggio scorso in attesa degli altri interventi strutturali».

Intanto oggi 6 agosto, all’indomani del divieto dell’Arpat e l’ordinanza emessa dal sindaco di Viareggio Leonardo Betti,  sono stati numerosi i bagnanti che per tutta la giornata hanno fatto regolarmente il bagno. Sulla spiaggia ci sono cartelli solo in lingua italiana e non in tutti bagni, quindi molti stranieri, ma non solo, hanno fatto il bagno. I titolari di alcuni stabilimenti balneari hanno provveduto da soli a collocare dei cartelli per informare la clientela.

 

 

arpat, balneazione, viareggio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741