Lavoro, articolo 18, la Toscana al governo: non si crea occupazione licenziando

FIRENZE – “L’idea che potendo licenziare si crei più lavoro non regge. Del resto i dati parlano da soli, perché in Italia quasi il 90% delle assunzioni sono a tempo determinato. Di cosa sta
parlando Alfano? Chiedere di rimettere le mani sull’articolo 18 significa solo voler colpire ancora il mondo del lavoro. Non c’è alibi che tenga “.
Così l’assessore al lavoro della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, interviene sulla nuova discussione sull’articolo 18, alimentata dalle dichiarazioni del ministro Alfano. Sottolineando di condividere gli interventi dei ministri Madia e Poletti, contrari a ulteriori modifiche dell’articolo 18, l’assessore toscano chiede al governo coerenza alle priorità del Job Act che non prevede interventi
sull’articolo 18, ma allargamento delle tutele e la riforma delle forme contrattuali.
“Teniamo ben presenti i dati sui lavoratori in mobilità e sui giovani fuori dal mondo del lavoro. Ragionamo sulle forme contrattuali, senz’altro troppe. E partiamo da qui, semplificando e
dando diritti. Il governo, sia coerente con le proprie proposte, porti avanti l’impegno a produrre sviluppo, e non accetti il ricatto di chi vuol solo produrre licenziamenti facili”.
