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Il monumento per commemorare l'eccidio di Stazzema (Foto Eigene Fotografie)

Sant’Anna di Stazzema, Napolitano: «Spiraglio di giustizia dalla Germania»

Il monumento per commemorare l'eccidio di Stazzema (Foto Eigene Fotografie)
Il monumento per commemorare l’eccidio di Stazzema (Foto Eigene Fotografie)

SANT’ANNA DI STAZZEMA (LUCCA) – «Saluto con speranza il riaprirsi di uno spiraglio per la ricerca delle responsabilità in sede giudiziaria nell’amica Germania». Questo uno dei passaggi più significativi del messaggio inviato oggi dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in occasione del 70° anniversario dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema, in Alta Versilia. Il 12 agosto 1944 le truppe naziste delle SS (Schutzstaffeln, squadre di protezione, milizie d’élite volute da Hitler) trucidarono senza pietà 560 civili innocenti: quasi tutti donne, vecchi e bambini.

Napolitano ha rivolto alla popolazione di Stazzema il suo «memore, sempre solidale saluto» e ha espresso ammirazione a chi continua «instancabilmente ad operare per la causa della verità e della giustizia». Il riferimento del presidente della Repubblica alla «ricerca delle responsabilità in sede giudiziaria in Germania» riguarda la decisione della magistratura tedesca di riaprire l’inchiesta a carico delle SS che quel 12 luglio 1944 perpetrarono la strage di Sant’Anna. Si apre quindi la possibilità di incriminazione per Gerhard Sommer, comandante di una compagnia che si macchiò dell’eccidio e che fu condannato all’ergastolo, in Italia, nel 2007. Altri due ex militari nazisti ancora in vita, accusati di responsabilità nella strage, sono stati ritenuti incapaci di affrontare il processo.

Stamani si sono svolte a Sant’Anna, come ogni 12 agosto, le celebrazioni per non dimenticare l’eccidio. «Gli orrori del passato non torneranno a verificarsi nelle nostre vite e in quelle dei nostri figli soltanto se saremo capaci di apprendere la terribile lezione di quel 12 agosto di 70 anni fa», ha dichiarato Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, intervenuto alla cerimonia. Gattegna ha ricordato che tra i testimoni ci fu il rabbino di Roma Elio Toaff. «Conservare e aggiornare la memoria è lo strumento per mantenere l’identità salda di un popolo», ha detto invece il ministro dell’Istruzione, la lucchese Stefania Giannini, che ha tenuto il discorso ufficiale. Da Firenze è giunta in rappresentanza della città la presidente del Consiglio comunale, Caterina Biti. «È stato un privilegio e una grande emozione – ha detto Biti – accompagnare il Gonfalone alle celebrazioni del 70° anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema».

Delle 560 vittime dell’eccidio, 130 furono bambini. Gli altri erano donne e anziani, poiché gli uomini si erano rifugiati nei boschi per sfuggire al rastrellamento delle SS. Donne e anziani, in quanto civili inermi, non immaginavano che sarebbero stati sterminati. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni. Una sua sorella, miracolosamente scampata alla morte, la rinvenne tra le braccia della madre trucidata. Responsabili della strage furono gli uomini della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS. Furono guidati al paese da fascisti collaborazionisti.

 


Domenico Coviello

Giornalista

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