Euro 2016, l’Italia vince in Norvegia: 0-2. Gol di Zaza e Bonucci (su perfetto cross di Pasqual)
OSLO – Che cross che fa, Manuel Pasqual. E’ il suo piede vellutato e preciso che pennella, al 17’ del secondo tempo, il pallone giusto per la testa di Bonucci che mette dentro il gol del due a zero. Praticamente il kappao per la Norvegia. Il gol che raddoppia quello segnato da Zaza nel primo tempo e chiude i conti: permettendo alla nuova Italia di Antonio Conte di conquistare i primi tre punti ufficiali nella corsa alla qualificazione per Euro 2016. Un successo non entusiasmante ma netto. Peccato per l’infortunio di Immobile, costretto a uscire in barella negli ultimi minuti. Paura? Un po’ sì, perché Ciro non si muoveva. Per fortuna è stato uno spoavento durato pochi minuti. A fine gara, il professor Castellacci ha rassicurato: Immobile ha riportato un trauma contusivo all’anca. Capace, lì per lì, di bloccare l’articolazione, tanto da impedirgli di muoversi. Un problema superato più tardi, negli spogliatoi. L’articolazione si è sciolta, Immobile ha ripreso a camminare normalmente. Il professore è sicuro che non ci saranno conseguenze. Così come si tratta di una sempolice escoriazione quella riportata da Zaza.
PIOLA – Conte esulta. Vento in poppa. L’Italia è stata meno brillante rispetto alla partita con l’Olanda, ma ha portato a termine la missione: vincere. Cosa che agli azzurri, a Oslo, non riusciva addirittura dal 27 maggio 1937: allora segnarono Piola (doppietta) e Meazza. Pensate che salto: dai due campioni del mondo di Vittorio Pozzo a Zaza e Bonucci, virgulti del neo ct Conte. Ma al di là di paragoni improponibili, gli azzurri hanno svolto senza sbavature il loro compito. Italia non bellissima, però pratica e, se vogliamo, autorevole. La Norvegia è poca cosa. A parte Skielbred e l’ennesimo erede della dinastia dei Flo, non ci sono giocatori di livello. Sono onesti pedatori che il ct Ogmo aveva cercato d’istruire per imbrigliare il gioco azzurro e cercare di far male di rimessa. Invano. L’Italia ha retto e segnato nel primo tempo, con rapidi affondo. Poi, nella ripresa, quando sembrava in difficoltà, Conte ha indovinato la sostituzione: fuori Darmian e dentro Pasqual. Mossa felice perché ha portato al raddoppio. Manuel, esterno della Fiorentina specialista nei cross, ha indovinato il pallone giusto per la testa di Bonucci. Due a zero e partita chiusa. Con gli azzurri vicinissimi al tre a zero in almeno due occasioni. Poco felice Zaza: prima ha preso la traversa, poi ha colpito debolmente, permettendo a Forren di respingere a portiere battuto. Buona la prima e avanti. Vincono anche la Bulgaria (1-2 in Azerbaiian) e la Croazia (0-2) a Malta. Ma siamo all’inizio, è presto per cominciare a fare calcoli.
ZAZA – L’avvio è prudente. L’Italia prova subito l’affondo per cercare il gol-lampo, come contro l’Olanda. Ma la Norvegia si chiude. E cerca anche di sorprendere in contropiede, soprattutto per allentare la pressione, consapevole della maggior qualità tecnica e di palleggio degli azzurri. Zaza e Immobile recitano bene la loro parte: ossia quella di un tandem d’attacco nuovo e ficcante. Il gol del vantaggio arriva abbastanza presto. In maniera più occasionale che ordita. Zaza (16’) si ritrova un buon pallone fuori area, sulla fascia sinistra. Immobile si muove senza palla per richiamare su di se i difensori norvegesi e aprire un varco. Zaza ci crede, insiste, si porta a distanza giusta e lascia partire un tiro vicino al palo destro di Nyland, che invece di buttarsi e opporre il corpo allunga graziosamente la gamba destra: sopra la quale passa il non irresistibile pallone calciato dall’attaccante del Sassuolo. Gran papera? Forse Nyland è stato ingannato da una deviazione di Nordtveit. E’ gol.
CONTE – Antonio Conte salta come un matto dalla gioia: è il primo gol dell’Italia in una partita ufficiale con lui in panchina. Non sta nella pelle, il ct azzurro. E spesso non sta nel suo perimetro, vicino alla panchina. Comincia così una sfida fra lui e il quarto uomo che lo invita a un comportamento più consono. Ma Conte lo aveva detto anche a Coverciano: lui si muoverà sempre. Il suo sarà uno show con tre obiettivi: farsi sentire dai propri giocatori, ma anche dagli avversari e dall’arbitro.
La partita cambia. Gli azzurri arretrano di qualche metro. Una volta in vantaggio vorrebbero giocare come il gatto con il topo: ossia lasciare l’iniziativa agli scandinavi per colpirli di nuovo di rimessa. Ma al 27’ la difesa rischia la frittata: Bonucci e Ranocchia non allontanano, pasticciano ma King non è capace di approfittarne. L’Italia riguadagna metri, sale, ma non vuol complicarsi la vita. Lo spettacolo manca, ma era prevedibile. Antonio Conte predica concretezza. Che non fa rima con bellezza. Finisce il primo tempo. Italia in vantaggio con il minimo sforzo, ma in fondo era quello che il ct voleva: essere avanti senza eccessiva sofferenza.
PASQUAL – Nella ripresa copione identico? No: la Norvegia spinge e mette l’Italia in difficoltà grazie alla maggior pressione a centrocampo. Ancora maggiore al 5’, quando Hogmo toglie Nielsen e inserisce Elyounoussi, più dinamico e di spinta. Ma anche stavolta, nel momento di maggior sofferenza, ecco che l’Italia si scuote e colpisce. Sapete per merito di chi? Del viola Manuel Pasqual, subentrato a Darmian. Aveva già pennellato un ottimo pallone per Zaza contro l’Olanda, Manuel dal piede buono. Stavolta fa meglio: difende (17’) un bel pallone sulla fascia sinistra, la sua fascia, può avanzare indisturbato e quando vede spuntare la lunga sagoma di Bonucci nel cuore dell’area norvegese, pennella un cross millimetrico per lui. Che, indisturbato, non deve far altro che coordinarsi e colpire con precisione per infilare in rete il secondo gol italiano. Bravo Bonucci. Ma bravissimo Pasqual, dominatore dalla sua parte come faceva un tempo nella Fiorentina. Montella gli ha dato compiti diversi, mentre Conte l’ha riscoperto come esterno puro, pronto a sfoderare assist formidabili grazie al piede buono.
IMMOBILE – E’ fatta? Quasi. Ricompare l’Italia utilitaristica preprandelliana. Che punta al risultato più che all’estetica. Ma la squadra è ficcante. Immobile e Zaza vanno vicinissimi al terzo gol per due volte. Prima al 33’, quando prende la traversa. Poi al 35’: Forren respinge alla disperata sulla linea. Zaza non riesce a firmare la doppietta. Ma si accontenta di aver comunque sbloccato il risultato. Conte lo sostituisce con Mattia Destro. Pasqual imperversa ed confeziona cross su cross dalla sinistra. La difesa norvegese va ripetutamente in confusione e si salva davvero a stento dal passivo più pesante. Hogmo assiste mesto e perplesso a un finale di partita che sperava proprio di non vedere. Voleva rilanciare la nazionale maschile dopo grandi risultati con le ragazze. Lo aspetta tanto lavoro … Antonio Conte sembra tranquillo, quando gli cade la tegola sulla testa: s’infortuna Ciro Immobile. Che deve uscire addirittura in barella. Ahi, un brutto colpo che non ci voleva. E’ il neo brutto di una partita filata via molto liscia. Una partita che vede l’Italia vincere a Oslo, impresa che non riusciva agli azzurri dai tempi di Meazza e Piola. Impresa che Conte ha centrato alla sua prima prova ufficiale da tre punti.
Le formazioni
NORVEGIA: Nyland, Elabdellaoui, Nordtveit, Forren, Flo, Johansen, King, Skjelbred (neol std al 30’ Pedersen), Jenssen (nel st dal 25’ Tettey), Daheli, Nielsen (nel st dal 5’ Elyounoussi). All.: Mathias Hogmo
ITALIA: Buffon, Bonucci, Ranocchia, Astori, Darmian (nel st dal 16’ Pasqual), De Rossi, Florenzi (nel st dal 41’ Poli), Giaccherini, De Sciglio, Zaza (nel st dal 38’ Destro), Immobile. All.: Antonio Conte
Arbitro: Mazic (Serbia)
Marcatori: nel pt al 16’ Zaza; nel st al 17’ Bonucci
Ammoniti: Florenzi, Astori, Forren, Nortveit
Spettatori: 26.500
EURO 2016
GIRONE H
Norvegia-Italia 0-2
Azerbaigian-Bulgaria 1-2
Malta-Croazia 0-2
Classifica: Italia , Croazia, e Bulgaria 3; Azerbaigian, Norvegia e Malta 0