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Unesco: a Firenze dal 2 al 4 ottobre il terzo forum mondiale. L’annuncio, a Parigi, del ministro Franceschini

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TOSCANA – Sono sette i siti culturali riconosciuti patrimonio dell’UNESCO e che appartengono alla Toscana, sette come le sette meraviglie che in epoche remote erano riconosciute tra le cose più belle e uniche nel mondo conosciuto. Oggi l’Italia vanta un patrimonio tra i più ricchi del mondo e la Toscana ha a suo favore un ennesimo primato in fatto di bellezza se si considera che con i suoi sette siti eguaglia interi paesi come la Finlandia, la Croazia o la Norvegia. Lo ha dichiarato l’assessora alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, intervenendo nel corso della presentazione a Parigi del terzo Forum mondiale dell’Unesco che si terrà proprio a Firenze dal 2 al 4 ottobre prossimi. A Parigi anche il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che è intervenuto per presentare i contenuti del programma del Terzo Forum Internazionale UNESCO di Firenze.

All’incontro internazionale parteciperanno esperti e studiosi provenienti da tutto il mondo insieme ai ministri della cultura di cinque paesi pilota, Bosnia, Ecuador, Mali, Marocco e Serbia. Su incarico del Segretario Generale dell’ONU saranno incaricati di effettuare consultazioni regionali nelle diverse aree geografiche in tema di cultura e sviluppo. Al termine dei tre giorni del Forum tale impegno dovrebbe portare alla firma della «Dichiarazione di Firenze», che formulerà raccomandazioni affinché il ruolo della cultura nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile sia incrementato. I siti dell’UNESCO in Toscana, come ha sottolineato l’assessore Nocentini oltre che valorizzati devono essere in ogni modo tutelati per la loro importanza e fragilità, tenendo conto che proprio in Toscana alcuni di questi siti comprendono interi centri storici come quello di Firenze, oppure siti paesaggistici o seriali come la Val d’Orcia e o le Ville e i Giardini Medicei.

L’assessore ha inoltre sottolineato come oltre alla conservazione, al mantenimento, alla tutela deve necessariamente fare seguito una maggiore attenzione alla valorizzazione e promozione perché oggi deve essere costruito un nuovo approccio al mondo dei beni culturali in quanto essi possono divenire elementi propulsori per un nuovo sviluppo sociale, economico e sostenibile della nostra società. «Si tratta di cogliere pienamente
la funzione sociale della cultura, che appunto non è di mera conservazione del passato né di spettacolarizzazione per il presente, ma «asset» decisivo per costruire un futuro di senso, di
sviluppo, di prospettiva oltre la crisi che stiamo vivendo, che è crisi economica, sociale, di sostenibilità e di cultura» – affermato l’Assessore Sara Nocentini.

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