Sanità in Toscana: pronti allo sciopero i medici del 118 e del pronto soccorso
FIRENZE – Uniformare i contratti e stabilizzare i precari: questa la richiesta del Sindacato dei Medici Italiani (Smi) che alcuni giorni fa ha comunicato lo stato di agitazione e attivato le procedure di raffreddamento. Un tema quello dell’emergenza sanitaria territoriale che è all’ordine del giorno e che da tempo aspetta risposte soprattutto per i medici del pronto soccorso e delle ambulanze.
“Valutato come dopo circa due anni di faticoso ed altalenante confronto – si legge in una lettera del coordinamento regionale dello Smi Sindacato dei Medici Italiani e della Federazione Veterinari e Medici (FVM) – approdato nell’intesa fra organizzazioni sindacali e Regione sottoscritta in data 5 maggio 2014, non è stato prodotto nessun atto conseguente, nessuna deliberazione, nessun recepimento di quanto stabilito”.
Uno stato di agitazione che secondo i sindacati è stato indetta anche perché da oltre 4 mesi non c’è stato nessun contatto o volontà di incontro per arrivare ad una soluzione che possa soddisfare entrambi le parti.
Le richieste del SMI come sottolinea Giacomo Fantozzi sono quelle di “uniformare tutti i tipi di contratti, togliere il doppio binario dove ci sono medici che fanno le stesse identiche cose ma hanno norme contrattuali diverse, vantaggi e privilegi diversi”.
Inoltre lo Smi, continua le lettera che proclama lo stato di agitazione, “esce da questa impasse e denuncia pubblicamente la gravità della situazione determinatasi e i danni enormi che questa sta causando all’intero settore dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorsi toscani”. Attualmente le categorie contrattuali sono 3: i medici dipendenti, i medici convenzionati a tempo indeterminato e i medici convenzionati a tempo determinato. Assieme alla richiesta di uniformare la contrattualistica, i sindacati chiedono anche la stabilizzazione di circa 100 precari in tutta la Toscana.