
Tasse: oltre il 43% del Pil per altri cinque anni. Per famiglie e piccole imprese un peso insopportabile
ROMA – La pressione fiscale in Italia resterà costante oltre il 43% del prodotto lordo per almeno cinque anni. Il bonus di 80 euro non è stato efficace nemmeno per questo: infatti il peso delle tasse sulle famiglie e sulle imprese italiane non si abbasserà nel periodo fra il 2014 e il 2018. Quest’anno il fisco peserà il 43,3% del Pil (lo stesso livello del 2013), poi salirà fino al 43,4% l’anno prossimo e al 43,6% nel 2016; ci sarà un’impalpabile diminuzione 43,3% nel 2017 e al 43,2% nel 2018. In sostanza la pressione fiscale resterà per cinque anni ai livelli massimi che ha raggiunto negli anni scorsi.
UNIMPRESA – Sono questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa (l’associazione delle piccole e medie aziende). Il gettito correrà molto più del Pil e aumenterà complessivamente tra il 2014 e il 2018, di 45,7 miliardi. Rispetto al 2013, alla fine di quest’anno lo Stato incasserà 1,6 miliardi in più da imprese e famiglie che assicureranno un gettito di 487,5 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un incremento lieve, lo 0,34% in più, ma che va nella direzione opposta rispetto all’andamento dell’economia, prevista in calo dello 0,3% secondo il Def approvato dal governo.
2015 – Il gettito tributario nel 2015 arriverà a 493,7 miliardi, in aumento di 6,2 miliardi rispetto a quest’anno. Le tasse cresceranno dell’1,27%, mentre il Pil dovrebbe salire solo dello 0,5%. Nel 2016 lo Stato incasserà 507,9 miliardi di euro con un incremento di 14,1 miliardi sull’anno precedente: in termini percentuali la crescita delle imposte sarà del 2,88% che va raffrontata con lo 0,8% della crescita economica. Nel 2017 la situazione sarà analoga: grazie a un incremento di 11,1 miliardi sul 2016, il gettito tributario arriverà a 519,1 miliardi in aumento del 2,19% e col Pil in crescita dell’1,1%.
2018 – Chiude il conto il 2018, quando le tasse versate da aziende e cittadini nelle casse dello Stato saranno pari a 531,6 miliardi in aumento di 12,5 miliardi sull’anno precedente: vale a dire +2,42% e Pil +1,2%. Nel quinquennio 2014-2018 l’ammontare delle tasse pagate dai contribuenti in Italia arriverebbe a toccare 2.540,1 miliardi di euro complessivi. Ma dove andrà a finire questa montagna di soldi? Si riuscirà a migliorare i servizi e a ridurre la spesa pubblica oppure i quattrini finiranno per soddisfare solo, come è successo finora, gli insaziabili appetiti della politica?