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Donatello, Crocifissione, particolare

Firenze: la «Crocifissione» di Donatello ritorna al suo antico splendore

Donatello,  Crocifissione dopo il restauro
Donatello, Crocifissione dopo il restauro

FIRENZE – Si è concluso il restauro della «Crocifissione» di Donatello. L’opera fu realizzata circa nel 1455 ed è conservato presso il Museo Nazionale del Bargello nel Salone dedicato all’artista fiorentino. Il delicato resaturo è stato condotto da Ludovica Nicolai sotto la direzione di Beatrice Paolozzi Strozzi, già Direttore del Museo Nazionale del Bargello, e l’intervento costituisce il secondo progetto realizzato nell’ambito della prima edizione del «Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze». Si tratta di un’iniziativa voluta dalla Fondazione Friends of Florence e che quest’anno, per la sua seconda edizione, nell’ambito del Salone dell’Arte e del Restauro alla Fortezza da Basso, sceglierà il progetto vincitore per la prossima edizione.
Il lavoro di restauro che si è svolto sotto gli occhi dei visitatori del Museo Nazionale del Bargello, ha avuto la duarata di quasi sei mesi. Un lavoro attento che ha permesso di restituire alll’opera di Donatello quella «pienezza di splendore» come ha sottolineato Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, «e quella ricchezza di dettagli davvero insospettabili prima della pulitura». E in questo modo «A un solo anno dal finanziamento del restauro della bellissima Madonna con Bambino e angeli di Dello Delli – dice Ilaria Ciseri, Direttore del Bargello – la Fondazione Friends of Florence torna ad offrire al Museo Nazionale del Bargello un eccezionale recupero, lo straordinario rilievo con la Crocifissione, che tra il David bronzeo e il San Giorgio, ci mostra una volta in più il genio insuperabile di Donatello». Un’opera straordinaria, quella di Donatello, che rappresenta la capacità espressiva del maestro negli ultimi anni della sua carriera. Essa fu infatti esguita probabilmente nel 1453-1454, alla fine del soggiorno padovano del maestro.
Non è certa la data di realizzazione del pannello bronzeo, che fu eseguito con la tecnica dello «stiacciato», né la sua primaria destinazione. L’opera è documentata negli inventari medicei sin dal 1560, poi fu esposta agli Uffizi nel 1769 e, dal 1870, al Bargello.
Per eseguire l’intervento di restauro, il bassorilievo è stato rimosso dalla sua collocazione abituale, separato dalla cornice in legno e posto prima sul tavolo da lavoro poi su un cavalletto progettato appositamente, in un «cantiere visitabile» allestito all’interno del Salone di Donatello.

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