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Le conseguenze della mosca olearia

Toscana, olio d’oliva: la Regione chiederà lo stato di calamità naturale. Colpa della mosca olearia

Le conseguenze della mosca olearia
Le conseguenze della mosca olearia

FIRENZE – Stato di calamità naturale in Toscana per il settore olivicolo, a causa della forte crisi di quest’anno per la proliferazione della mosca dell’olio, favorita anche dall’andamento climatico. È quanto chiederà la Regione in base a quanto emerso oggi in commissione agricoltura del Consiglio regionale, dove è stato confermato che il settore olivicolo è in «gravissima crisi».

Al di là del danno per il calo di produzione anche l’indotto subirà conseguenze. Ci saranno perdite di mercato e di fidelizzazione del cliente a vantaggio di oli del sud Italia o di paesi come Tunisia, Grecia e Spagna. Per questo la Regione chiederà lo stato di calamità naturale con l’obiettivo di ottenere una «esenzione contributiva, per un anno, per le aziende»

Secondo il presidente della commissione Loris Rossetti (Pd) “il momento è difficile. Il calo della produzione innegabile e come istituzione abbiamo l’obbligo e il dovere di sostenere il settore, accompagnarlo in questa fase che è transitoria perché causata da un evento eccezionale. Eppure è necessario ricordare, e comunicare, che preserviamo e tuteliamo la qualità dell’olio toscano, le sue caratteristiche alimentari e peculiari». «Più che di un calo – ha detto ancora Rossetti – stiamo assistendo ad un quasi annullamento della produzione. Alcune zone della Toscana, dove normalmente la mosca non era mai arrivata, sono in ginocchio e le conseguenze si ripercuoteranno sull’intera filiera».

 

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