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La rivolta di piazza a Ouagadougou capitale del Burkina Faso

Burkina Faso, stanno bene i quattro volontari toscani arrivati nel mezzo del colpo di stato

La rivolta di piazza a Ouagadougou capitale del Burkina Faso
La rivolta di piazza a Ouagadougou capitale del Burkina Faso

PISA – Stanno bene i quattro volontari toscani arrivati in Burkina Faso, nel mezzo della sanguinosa rivolta culminata oggi con l’abbandono del potere del presidente Blaise Compaore, alla guida da 27 anni del paese africano, che un tempo si chiamava Alto Volta. Nei giorni scorsi nelle manifestazioni di piazza circa 30 persone sono morte e almeno altre 100 sono rimaste ferite.

Secondo un comunicato del Movimento Shalom di San Miniato (Pisa) che da anni si occupa di attività umanitarie in Burkina Faso, Enrico e Maria Spinelli di Prato, Stefano Piemontese di Firenze e Nico Russoniello di Fucecchio sono stati fatti atterrare a Niamey, in Niger, e con un pullman sono entrati in Burkina, poiché l’aeroporto della capitale Ouagadougou era stato chiuso.

I loro nomi sono stati segnalati al ministero degli Esteri di Roma per ogni necessità di mettersi in contatto con loro. I quattro si trovano adesso a Fada Ngourma, una cittadina a circa 150 chilometri dalla capitale Ouagadougou. «Stiamo cercando di farli rientrare attraverso il Niger – spiegano dal Movimento Shalom – ma muoversi e spostarsi non è semplice».

«A Ouagadougou, il coordinatore di Shalom Burkina, Jean Paul Monè, – dice una nota del Movimento – ha confermato che il presidente Blaise Compaore è ancora in Burkina protetto da un gruppo di militari fedeli. Questo naturalmente complica la situazione e si temono altri scontri. I quattro volontari italiani sono andati per monitorare la casa famiglia di Nouna, le adozioni a distanza e a dare avvio alla realizzazione di un frantoio per l’estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha».

Il presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré, ha intanto annunciato oggi in un comunicato che lascia il potere. «Con l’intenzione di preservare le conquiste democratiche e la pace sociale – recita il comunicato letto da una giornalista alla televisione locale BF1 – io (Compaoré) dichiaro che il potere é vacante in modo da permettere la realizzazione di una transizione che deve sfociare il elezioni libere e trasparenti nel tempo limite di 90 giorni». Blaise Compaoré auspica poi elezioni «libere e trasparenti» entro 90 giorni. Le funzioni di presidente sono state assunte dal capo di stato maggiore dell’esercito del Burkina Faso, generale Honoré Traoré.

A Firenze il console onorario del Burkina Faso, Rossella Segreto Annigoni, segue l’evolversi della situazione, in stretto contatto con suoi referenti nel paese africano.

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