Pietrasanta, al setaccio l’acquedotto dopo la scoperta di tallio

PIETRASANTA (Lu) – Al setaccio l’acquedotto di Pietrasanta (Lu) dopo l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua per uso potabile a causa della scoperta di tallio dai rubinetti di circa 700 famiglie. Venerdì scorso 7 novembre lo stop deciso dal sindaco Domenico Lombardi.

Intanto i risultati delle analisi effettuate ieri confermano che il dato del tallio in entrata nel deposito di Monte Regoli è «in netto calo, mentre permangono evidentemente problemi nella rete di distribuzione». Da mercoledì inizieranno le analisi dell’acqua dei rubinetti di tutte le scuole. La società Gaia, che gestisce gli acquedotti per la maggior parte dei comuni della Versilia, dovrà istituire nuovi punti di prelievo nel cento storico in modo da circoscrivere «ulteriormente e il più rapidamente possibile» l’area dove resterà ancora in vigore il divieto. La presenza del tallio – a quanto si apprende – continua a riguardare la zona sud/est della città, mentre le concentrazioni sono in netto calo nella parte nord/est, ma le analisi riguarderanno la distribuzione in tutto il territorio comunale.

I problemi – dice il sindaco Lombardi – «secondo quanto mi dicono i tecnici, sono sorti quando concentrazioni di tallio, che non è una sostanza misurata per la potabilizzazione dell’acqua ma comunque dannosa per l’uomo sopra certi limiti, sono state rinvenute nei serbatoi di Valdicastello, vicini a una vecchia miniera di pirite». I responsabili dell’acquedotto hanno iniziato i lavori di ripulitura e, «probabilmente, una parte di questa sostanza è finita nelle tubature e da qui nelle case». I valori misurati la settimana scorsa aveva toccato fino 12 microgrammi, mentre il limite tollerabile dall’uomo sarebbe di 2 microgrammi.

Per ora i cittadini sono invitati a seguire le prescrizioni dell’Amministrazione che ha posizionato complessivamente 10 autobotti nelle zone interessate per rifornire le famiglie di acqua potabile.