Duro attacco di Antonio Paolucci al Governo: «La soprintendenza di Firenze colpita per ‘educare’ le altre»

FIRENZE – Violenta polemica del direttore dei Musei Vaticani, ex soprintendente del Polo museale fiorentino, Antonio Paolucci contro il Governo e il ministero dei Beni culturali. «L’attuale linea politica sta liquidando, o costringendo ad auto liquidarsi, la generazione di tecnici che hanno guidato fino ad oggi le soprintendenze italiane. Una volta si diceva ‘colpire uno per educarne molti’», ha attaccato Paolucci, in occasione oggi 13 novembre dell’inaugurazione a Firenze del Salone dell’Arte e del Restauro.
PAOLUCCI – Antonio Paolucci ha spiegato che il Salone «si apre in una congiuntura infausta. La dirigenza dei beni culturali di Firenze ha passato la mano pochi giorni fa: Cristina Acidini si è dimessa dal suo ruolo di soprintendente del polo museale fiorentino. Lavorando su Firenze, come l’attuale linea politica governativa sta facendo, disarticolando Firenze, si insegna qualcosa di politicamente efficace a tutti gli altri». Questo perché, ha aggiunto Paolucci, «Firenze è il laboratorio e la vetrina dei beni culturali italiani. Se a Firenze il ministro ci mette in riga in questo modo, succederà altrettanto, in tempi brevi, altrove in Italia: questo è il messaggio che ci viene dato. Quindi, quando dico che congiuntura più infausta di questa non poteva esserci, credo di avere ragione».
LA REPLICA DI GIACHI – «Le polemiche del professor Paolucci – è stata la secca replica del vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi, presente anche lei all’inaugurazione del Salone dell’Arte e del Restauro – sono i colpi di coda di un sistema che tarda a volersi rinnovare». «Il direttore dei Musei Vaticani ha ragione sui meriti e sulla qualità del lavoro delle soprintendenze – ha aggiunto Giachi – ma ha torto nel dire che non c’è bisogno di far intervenire i privati e valorizzare economicamente il nostro patrimonio culturale. È assurdo rimanere su posizioni che allontanano l’economia e il turismo dalla bellezza dei nostri tesori artistici».
DI GIORGI E MARCUCCI – Sulle dichiarazioni dell’ex soprintendente al Polo museale fiorentino sono intervenuti anche i senatori del Pd Rosa Maria Di Giorgi e Andrea Marcucci. «Non siamo d’accordo con il direttore Paolucci – hanno affermato -, la riorganizzazione voluta dal ministro Franceschini valorizza in modo particolare Firenze. Ricordiamo che tra i venti musei che hanno conquistato la piena autonomia gestionale e finanziaria ci sono Uffizi, Accademia e Bargello».
