Skip to main content
Nas dei Carabinieri

Pisa: i pediatri arrestati interrogati dal giudice. Su Facebook gruppi di mamme li difendono

Nas dei Carabinieri
L’operazione che ha portato all’arresto dei pediatri è stata effettuata dal Nas dei Carabinieri

PISA – Si sono svolti oggi 27 novembre a Pisa, davanti al giudice per le indagini preliminari Guido Bufardeci, 13 interrogatori di garanzia (mentre altri due sono stati rinviati a domani) dei pediatri, informatori e medici arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri del Nas di Livorno con l’accusa di corruzione per avere dato indicazioni alle mamme di allattare i propri figli con latte artificiale – e non materno – in cambio di benefit dalle case farmaceutiche.

Il gip deciderà tra lunedì e mercoledì prossimi sull’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata da tutti i difensori. Gran parte degli indagati ha risposto alle domande del giudice, per lo più medici ma anche un informatore scientifico, mentre un pediatra ha preferito depositare una memoria difensiva senza però sottoporsi all’interrogatorio. Gli atti saranno trasmessi entro stasera alla procura e il pm Giovanni Porpora avrà 48 ore di tempo per inviare al gip il suo parere sulla richiesta di revoca della misura cautelare.

«Noi abbiamo risposto e respinto ogni addebito fornendo precise prove documentali – ha spiegato l’avvocato Stefano Ercoli, che difende i medici Maurizio Petri e Claudio Ghionzoli – e abbiamo subito prodotto un’istanza di revoca della misura cautelare. Siamo fiduciosi». La revoca degli arresti domiciliari è stata presentata dai difensori di tutti i medici anche in virtù del provvedimento di sospensione deliberato dalle Asl. «In realtà – ha precisato il legale – dell’esistenza di questo atto lo abbiamo appreso dai mass media ma ancora non lo abbiamo ricevuto. Noi abbiamo chiesto la revoca perché riteniamo di non avere commesso gli illeciti che ci vengono contestati dal 2005 a oggi. Abbiamo prodotto un’accurata documentazione dalla quale si evince che Petri e Ghionzoli non solo non hanno mai dato alcuna indicazione alle mamme ad acquistare il latte artificiale, ma anzi dai loro report si evincono percentuali di allattamento al seno tra le loro assistite addirittura superiori alla media nazionale».

Alcuni dei medici indagati dopo il colloquio con il gip Bufardeci hanno lasciato il tribunale senza fare dichiarazioni. Solo Petri, visibilmente commosso, ha detto: «Non meritavo questo trattamento e lo posso dire forte». A suo favore, così come per Ghionzoli, sono nati gruppi spontanei di sostegno su Facebook ai quali hanno aderito centinaia di genitori di bambini loro pazienti e avviata una petizione, nell’ambulatorio di Navacchio (Pisa), sottoscritta da alcune decine di assistiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741