La Fiorentina domina, la Juve ha paura e si accontenta: 0-0. Grande Pizarro, deludente Gomez. Pagelle

FIRENZE – Come due anni fa, poco dopo l’arrivo di Montella: la Fiorentina ha fatto paura alla Juve. Ma non è riuscita a … picchiarla. Cioè a batterla. Tanto gioco a metà campo, soprattutto nel primo tempo, ma per nulla pungenti davanti, i viola. Praticamente ha fallito l’uomo più atteso, Mario Gomez, addirittura imbarazzante a metà ripresa, quando è incespicato in area senza sfruttare un’invenzione di Mati Fernandez. La Juve ha dovuto accontentarsi perché ha giocato al Franchi ensando ad altro: alla sfida di martedì con l’Atletico. E forse le è andata anche bene. Buffon l’ha salvata con una splendida deviazione in tuffo su tiraccio di Cuadrado (21’ del secondo tempo). Va aggiunto che entrambe le squadre recriminano per un rigore negato. La Fiorentina per un mani di Chiellini, netto, nel primo tempo. La Juve per un fallo di mano di Pizarro, in area, negli ultimi minuti. Esultano a Roma: i giallorossi possono accorciare in classifica sui bianconeri. Quanto alla Fiorentina, sette punti in tre partite non sono una bestemmia. Tanto più che si tratta di due vittorie in trasferta e del pari in casa con la capolista abituata ad essere un pericoloso tritatutto. Invece ha dovuto subire il gioco della Fiorentina, accontentandosi di essere pericolosa nelle ripartenze. Montella ha indovinato quasi tutto per contrastare Allegri. Ma gli è mancato il coraggio: di mandare in campo Marin a metà ripresa, magari al posto di Mati. Oppure quando si è infortunato Cuadrado. Che salterà sicuramente Cesena per squalifica (era diffidato, è stato ammonito) ma la speranza è non si sia fatto male seriamente. E che il turno di stop gli serva per recuperare. Per il resto, bene la difesa. E molto bene il centrocampo, dominato in lungo in largo da Pizarro, sicuramente il migliore in campo. Grande Pek! Nessun problema nel confronto con Pirlo. Bene anche Joaquin. Deludente, come detto, Gomez. E maluccio anche Alonso. Però in alto i cuori: i bianconeri si sono fermati a Firenze.
COREOGRAFIA – La bellissima coreografia, in Curva Fiesole, accende una serata già più iridescente di un Luna Park. Le formazioni sono quelle annunciate. Montella non ha voluto rischiare nessuna novità. Allegri pensa all’Altetico, al partitone di martedì in Champions, e tiene fuori Tevez. La Fiorentina parte a razzo e conquista subito una punizione: batte Mati per Cuadrado, al centro, che tira debolmente e uno stinco bianconero respinge. Così come succederà poco dopo quando a concludere sarà Alonso. Rovesciamento di fronte (4’) e Pogba manda il pallone di poco sopra la traversa di Neto. Pizarro e Pirlo si fronteggiano, a distanza, nel cerchio di centrocampo. Cuadrado svaria da destra a sinistra, indifferentemente. Ma il più attivo è Borja Valero che s’infila dove c’è bisogno, anche per proporsi ai compagni che hanno bisogno di un appoggio. I bianconeri trovano un varco e Coman, da sinistra, mette al centro un traversone che Neto, per non correre rischi, allontana di pugno, in tuffo. Sul pallone va Cuadrado, brutalizzato da dietro da Chiellini: Rizzoli non estrae il giallo. Applausi (12’) per Borja che ruba un bel pallone a Pirlo, saetta nella metà campo bianconera, cerca Gomez che però è in fuorigioco. Colo di genio: Boja taglia il campo a Pescare Alonso che vola sulla fascia sinistra, arriva al limite e spreca l’occasione con un tiretto sbilenco. Poi è Gomez sotto porta (la sua) che di testa evita il gol juventino. Applausi per Mario improvvisatosi gran difensore.
RANDELLATE – La Fiorentina fa la partita. La Juventus cerca di rompere la manovra viola anche ricorrendo a fallacci (17’: Evra falcia Joaquin) ma l’arbitro non estrae il giallo. Protestano i viola (18’), dopo una punizione di Mati, per un presunto fallo di mano in area di Chielli. Nulla: si prosegue. E’ una Juve prudente, utilitaristica, dove si vede la mano di Allegri. Che non rischia, come faceva Conte. Massimiliano da Livorno punta sui randella tori: Evra sembra il prototipo. Ed evita l’ammonizione. Che invece tocca a Pizarro. Giallo ingiusto. Ma anche lui, il Pek, è ingenuo ad allungare maldestramente la gamba. Poi viene ammonito Cuadrado. Era diffidato: salterà la partita con il Cesena. Ma cattiva e randellatrice è la Juve: rintanata, sparagnina, subisce il gioco della Fiorentina. E picchia. Spesso impunita. Rizzoli subisce la sudditanza psicologica? Stavolta sembra di sì. Ed è fortunata, Madama, se non va sotto: Borja (39’) aggancia un bel pallone in area ma colpisce a roncola e lo manda alto. Peccato. Primo tempo non bello, ma di netta marca viola.
GOMEZ – In avvio di ripresa, la Fiorentina insiste. Ma l’occasione sela procura la Juve: Pogba va via bene, arriva al limite e serve Evra che arriva in corsa, avanza e tira: Neto (4’) risponde da campione. La Juve accelera e prende il sopravvento con Pirlo e, soprattutto, con Pogba, che parte trovando spesso autostrade deserte davanti. Pizarro se n’accorge e cerca di contrastarlo. La statura è diversa, ma i piedi del Pek non mentono: i viola possono ripartire. Allegri pensa che è il momento di tentare di vincere: toglie la gazzella, Coman, per il tigre, Tevez (16’). Di contro, Gomez mostra la corda: non tiene nemmeno un pallone, nonostante la generosità dei compagni. Montella manda Babacar a spogliarsi. Potrebbe riscattarsi, Gomez (21’) ben servito da Mati. Niente da fare: incespica sul pallone. Poi ci prova Cuadrado: Buffon devia in angolo da gran campione. E arriva la sostituzione (24’): Gomez esce, ancora fra gli applausi. D’incoraggiamento. Dentro Baba. Poco dopo doppio cambio: nella Fiorentina entra Aquilani al posto di un Joaquin stasera bravo, uscito fra gli applausi. Nella Juve dentro Marchisio e fuori Pirlo. Si gioca pochi minuti e arriva l’infortunio che non t’aspetti: Cuadrado prova un aggancio volante, cade male. Resta a terra qualche istante. Lo portano fuori in barella. Ohi, ohi. Ma poi no: Cuadrado rientra. Ma resiste poco. Tenta di fare uno scatto e si piega in due. Esce. Entra Marin? No, Montella preferisce il rude Kurtic. Siamo agli sgoccioli. Ci sono 4′ di recupero. La Juve recrimina per un fallo di mano di Pizarro in area. L’arbitro sorvola come aveva fatto nel primo tempo con Chiellini. Per i viola è il settimo punto in tre partite. Benino: ma d’ora in avanti bisognerà che Montella metta il turbo. La Champions non sembra impossibile, vista la crescita della squadra.
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