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Il blitz della Guardia di Finanza di Firenze

Sansepolcro: falso cieco incassava la pensione da 30 anni

Il blitz della Guardia di Finanza di Firenze
Guardia di Finanza

SANSEPOLCRO – Era dal 1985 che G.G., pensionato di Sansepolcro, incassava un’indennita’ di accompagnamento per cecita’ assoluta di 850 euro mensili che non gli spettava. A smascherarlo sono stati i finanzieri locali che, nel corso di appostamenti e pedinamenti, lo hanno filmato mentre si recava a fare la spesa in un supermercato della cittadina in provincia di Arezzo: a carico dell’uomo – che percepisce, oltre all’indennita’ in questione anche la pensione di vecchiaia, di invalidita’ e una rendita vitalizia Inail – e’ scattata la contestazione di truffa aggravata ai danni dello Stato con l’accusa di aver percepito indebitamente nel corso degli anni circa 200mila euro.  Le immagini riprese dai finanzieri ritraggono l’anziano “mentre cammina evitando ostacoli ravvicinati senza alcun ausilio o accompagnatore in un ambiente esterno non familiare, ovvero mentre sceglie con cura i prodotti da acquistare, osservandone l’etichettatura per poi riporli esattamente al loro posto nello scaffale”.

I successivi accertamenti tecnici disposti dal procuratore della Repubblica di Arezzo, Roberto Rossi, hanno confermato l’ipotesi accusatoria della Guardia di finanza: il consulente tecnico del pm ha documentato che non si tratta di un caso di cecita’ assoluta ma di un soggetto ipovedente. E la normativa vigente, nel prevedere i presupposti per le provvidenze a favore dei ciechi civili, definisce cecita’ “la totale mancanza della vista o la mera percezione dell’ombra e della luce”. Il Gip del Tribunale di Arezzo, su istanza del pm, ha disposto il sequestro preventivo di beni, denaro e titoli per l’equivalente di 120mila euro, pari a quanto sequestrabile a seguito dell’entrata in vigore della legge numero 300 del 2000, che consente la confisca di un valore pari al profitto o al prezzo conseguito attraverso l’illecito.

L’operazione si e’ cosi’ conclusa nei giorni scorsi quando le fiamme gialle hanno eseguito il provvedimento del gip, sottoponendo a sequestro preventivo un’auto del valore di 14mila euro, denaro giacente sui conti correnti e titoli riconducibili all’indagato fino all’importo indicato.

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