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Fiorentina-Empoli, derby pari: 1-1. Ma l’arbitro nega due rigori ai viola. E Gomez prende il palo. Pagelle

Fiorentina-Empoli: la clamorosa mano di Rugani, nel primo tempo,  che l'arbitro non ha punito con il rigore
Fiorentina-Empoli: la clamorosa mano di Rugani, nel primo tempo, che l’arbitro non ha punito con il rigore

FIRENZE – E’ finita con gli empolesi entusiasti del pareggio. Fingono addirittura di aver vinto da quanto sono contenti. E’ pronto il trionfo per Lorenzo Tonelli (nipote del professor Luigi Tonelli, il chirurgo che fece da assistente al professor Valdoni  che operò Togliatti dopo l’attentato  del ’48), autore del gol del pareggio. Dopo che Vargas, nel finale di primo tempo, aveva illuso il popolo viola con una splendida rasoiata vincente. Sepe, portierino empolese (che dovrebbe tornare al Napoli) ha fatto due-tre parate salva -partita. Soprattutto su Cuadrado. Ma hanno tutto il diritto, i tifosi della Fiorentina, di recriminare per ben due rigori non concessi dall’arbitro Russo di Nola. Che merita 4 in pagella non soltanto per queste due clamorose sviste, ma soprattutto per essersi lasciato sfuggire la partita di mano nel finale, con un Borja Valero infuriato: che si è preso pure un’ammonizione del tutto ingiusta. Il pareggio, intendiamoci, non è uno scandalo. Maurizio Sarri meriterebbe la Panchina d’oro: non gliela daranno perché la giuria guarda solo a chi vince lo scudetto e non a chi semina gioco e nuovi talenti. Sarri, che incontravo a prendere il caffè vicino a casa, nel bar Saverio di Vaggio (Reggello), quando navigava nel calcio valdarnese, dove si suda e c’è poca gloria, ha saputo costruire un Empoli magnifico, gagliardo, vivace. Soprattutto ha saputo insegnare calcio. Ma la Fiorentina ha mostrato un tasso tecnico superiore, un bel palleggio e trame da grande squadra. Però ha manifestato il solito problema: la difficoltà nel far gol. Stavolta Mario Gomez è stato davvero sfortunato. Quel palo colpito al 2’ della ripresa dondola ancora, ma la manovra è troppo elaborata e poco incisiva. In trasferta va meglio. Al Franchi, la vittoria manca dal 29 ottobre, quel bel 3-0 all’Udinese che sembra preistoria.I rigori? Il primo nel finale del primo tempo: mano netta di Rugani. L’arbitro ha lasciato correre ma la Fiorentina, qualche istante dopo, ha segnato con la prodezza balistica di Vargas. E c’era tutto anche il secondo fallo di mano: Tonelli, autore del gol, si è aiutato con il braccio. Involontariamente? No, è un rigore che  nel 70% dei casi viene concesso. Russo è un arbitro mediocre, troppo timoroso di sbagliare. E quindi capace di combinare disastri. Tonelli si è aiutato con il braccio per fermare El Hamdaoui, subentrato a Gomez. Sì, dopo Cesena, Montella ha cercato ancora il gol del marocchino. Senza successo. Ma il rigore, ribadisco, ci stava. E la partita sarebbe probabilmente finita in maniera diversa. E’ stata, comunque, una buona partita. L’Empoli fa finta di averla vinta. Ma la Fiorentina, che ha giocato meglio, può  essere giustamente arrabbiata per due punti perduti. Due punti che l’avrebbero lanciata in alto in classifica. Pazienza. Montella cercherà di riprenderli, i punti perduti, il giorno della Befana, a Parma.

PIZARRO – Oltre mille empolesi in curva Ferrovia. Che inneggiano a Giovanni Martusciello, goleador nell’unica vittoria dell’Empoli al Franchi, ora allenatore in seconda. Replica dalla Fiesole: siete schiavi di Firenze. Sorpresa nelle file viola: Montella si è finalmente convinto a schierare Vargas al posto di Marcos Alonso, il meno brillante anche a Cesena.  Sarri manda subito Verdi su Pizarro, che però sfodera immediatamente un controllo di palla e una padronanza da vero maestro concertatore e direttore d’orchestra. Il sole accecante e radente di questa fine dicembre che sembra falsa acceca in più occasioni Gonzalo e Savic che sbagliano in maniera grossolana alcuni rinvii. La Fiorentina sfiora il gol (13’): angolo di Mati Fernandez, pallone per Borja che, di testa, a mezzo metro dalla porta di Sepe, lo manda incredibilmente alto. Risposta empolese con Maccarone (14’) fermato splendidamente da Gonzalo.  Poi è Sepe che vola per deviare una sventola di Cuadrado (16’). La partita si accende. Solo Marione Gomez passeggia in area di rigore empolese con l’atteggiamento del turista tedesco, quasi un intruso. Ma chissà che non sia una tattica per dissimularsi…

RIPARTENZE – Da parte dell’Empoli c’è molta cautela. Ma anche la scaltrezza di far viaggiare rapidamente la palla in contropiede: come fa Tavano (24’) che arriva da solo al limite dell’area viola, vede arrivare Verdi ma viene colto da un pizzico di sano egoismo.  Il suo tiro finisce lontano di tre-quattro metri dal palo sinistro di Neto. Ci riprova due minuti dopo, Tavano: stavolta lambisce il palo destro del portiere viola. A questo punto Gomez si ricorda di essere stato un bel centravanti: si fa trovare pronto, di testa, su un traversone di Joaquin, ma è sfortunato. Perché Sepe respinge in tuffo, sfoderando un’altra gran parata. La Fiorentina gioca: Pizarro, Borja e Mati mostrano un palleggio magico. Il problema è che sembra un’esibizione perché verticalizzano poco. E non c’è mai nessuno che si trovi in buona posizione per buttarla dentro. Al contrario dell’Empoli: sempre pericoloso nelle ripartenze, capace di trovare le punte in zona. Maccarone (36’) ci prova, ma Neto para. E subito dopo discesa di Maccarone, palla in mezzo Verdi non la prende, Neto respinge: arriva Tavano ma Gonzalo lo chiude all’ultimo istante.

VARGAS – Joaquin (43’) va in fuga sulla destra, entra in area, tira Rugani la tocca vistosamente con la mano, ma l’arbitro, che è lì, indica l’angolo. Batte Mati (?) respinge la difesa, arriva al volo Vargas appostato sulla sinistra, fuori area, che manda la sua rasoiata a infilarsi in rete, alla sinistra di Sepe. Viola in vantaggio. Meritatamente. Vargas corre verso la panchina ad abbracciare i compagni e fa un gesto a Montella. Quasi a dire: missione compiuta. Azzeccatissima la scelta di mandarlo in campo al posto di Alonso. Vero: perché con questo gol la partita cambia. E in avvio di ripresa (2’) Gomez ci arriva bene di testa e la manda … sul palo. Bravo lo stesso, Mario! Questa è sfortuna. Ma ti hanno fatto la Macumba?  E non va bene nemmeno a Cuadrado (4’) che lascia partire un diagonale da 12-14 metri deviato con la punta delle dita da Sepe.

TONELLI – Ma l’Empoli non muore mai. Sarri è un piccolo mago, meriterebbe il Seminatore d’oro  (peccato l’abbiano abolito), ma anche la Panchina d’oro  per come ha saputo costruire questa squadra, per la grinta e il dinamismo che le ha dato. Schiodato il risultato, i viola si muovono con disinvoltura  ma si espongono troppo alle famose ripartenze. E la pagano cara. Mario Rui scende bene, tira: c’è una deviazione in angolo. Batte Valdifiori: Tonelli, marcato male da Basanta, svetta di testa e la mette dentro.  E’ il quarto gol di Lorenzo Tonelli, fiorentinissimo (giocava nella Settignanese), nipote del chirurgo che, nel 1948, fece da assistente al professor Valdoni  durante l’estrazione della pallottola a Palmiro Togliatti, dopo l’attentato di Pallante. Il nonno Luigi, poi celebre chirurgo, era un mago con le mani:  il nipote è bravissimo  con i piedi (ma dopo vedremo che sa usare anche le braccia …).  E’ un difensore-goleador: il miglior marcatore dell’Empoli. Uno a uno. Sarri toglie Tavano. Entra Pucciarelli e gli azzurri sfiorano il raddoppio: Savic salva sulla linea. Fiorentina in confusione. Per riportare calma e geometrie, Montella fa uscire Joaquin e butta dentro Aquilani. Viola più ordinati, ma non irresistibili. Ma Montella non è da meno di Sarri e studia altre due mosse: fuori Gomez per El Hamdaoui e Vargas per Alonso. E proprio il giocatore marocchino (39’) si fa pericoloso e viene anticipato da Tonelli che si aiuta con la mano. Rigore? Sì, non c’è dubbio. Ma anche stavolta Russo fa … l’indiano. E lascia proseguire. Poi fa un capolavoro: ammonisce El Hamdaoui spinto da dietro in area. No, non è all’altezza di dirigere un derby questo arbitro nolano. Conseguenza? Nervosismo in campo. Spinte, accenno di rissa. Ammonito, sembra ingiustamente, Borja Valero.  E anche Valdifiori. Quattro minuti di recupero. Ma non cambia nulla. Recriminazioni di parte viola? Il palo di Gomez e due rigori negati. Anche l’Empoli ha sbagliato abbastanza al momento di concludere. Ma l’augurio più sincero, per la Fiorentina, è che le feste si portino via il male … casalingo. La vittoria al Franchi manca dal 29 di ottobre: quel lontano 3-0 all’Udinese.

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Sandro Bennucci

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