Legge di stabilità: nessuna sorpresa, la Camera approva con 307 voti a favore e 116 contrari
Via libera finale al ddl stabilità. La Camera ha approvato il testo in via definitiva con 307 voti favorevoli e 116 voti contrari. I punti cardine restano quelli voluti dal governo, che su alcune misure non ha accettato compromessi. A partire dal bonus da 80 euro che viene reso strutturale per la platea inizialmente prevista, quella dei lavoratori dipendenti compresi tra gli 8.000 e i 24.000 mila euro di reddito annuo.
M5S –La seduta di Montecitorio è stata caratterizzata dalla bagarre mediatica scatenata dal M5S. Nel corso della votazione degli emendamenti (tutti respinti), i 5 Stelle hanno tentato, con tre distinti blitz, di occupare i banchi riservati in Aula al governo, spingendo il presidente Laura Boldrini ad espellere in varie tornate una quindicina di deputati. Il Movimento ha contestato le misure fino all’ultimo, prima sui giochi, esponendo cartelli contro il «governo d’azzardo», poi sull’aumento dell’Iva sui pellet (dal 4% al 22%). Misure importanti ma minori rispetto agli interventi della manovra. Dal Movimento di Grillo, sono usciti altri tre parlamentari. Alle dimissioni del senatore Giuseppe Vacciano sono seguite quelle del deputato Cristian Iannuzzi e di sua madre la senatrice Ivana Simeoni.
BOCCIA – Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera ha commentato: «Il 2015 sarà l’anno della verità, ci dirà se le scelte fatte dal governo sono state quelle giuste o se, sotto alcuni aspetti, si poteva avere più coraggio e osare di più in senso redistributivo. Per il momento, da presidente della commissione Bilancio, voglio ringraziare tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizione, per il confronto serrato ma sempre costruttivo. Al netto, ovviamente, dello show di alcuni del M5S visto oggi in aula».
Ora non resta che attendere il giudizio finale della Commissione UE nel mese di marzo.