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La scena della tragedia a San Severino Marche

Macerata, mamma fiorentina uccide il figlio di 13 anni. Temeva che l’ex marito glielo portasse via

La scena della tragedia a San Severino Marche
La scena della tragedia a San Severino Marche

SAN SEVERINO MARCHE (Mc) – Ha ucciso con nove coltellate il figlio di 13 anni, dicendo poi ai carabinieri: «Sono contenta di averlo fatto». Così si è consumata la tragedia del piccolo Simone e della mamma Deborah Calamai, 38 anni originaria di Firenze, la sera della vigilia di Natale in casa della donna a San Severino Marche in provincia di Macerata.

La donna è ora nel carcere di Camerino, e secondo quanto riferiscono i carabinieri di Macerata, appare «tranquilla». Deborah Calamai, era separata dal marito (Enrico Forconi, operaio di 40 anni) ed era in corso una pratica per l’affidamento esclusivo di Simone al padre, dato che la donna aveva problemi psicologici e dal 2005 era seguita da un’ospedale psichiatrico.

Ieri 24 dicembre si era incontrata con il marito, con il quale sembra ci sia stata una discussione sempre in ordine all’affidamento dell’adolescente. Simone aveva cenato a casa della madre ed aveva ricevuto da in regalo delle costruzioni Lego. Il ragazzino avrebbe poi chiamato il padre con la scusa di essere aiutato a realizzare il modello con i mattoncini che aveva ricevuto, ma probabilmente nella telefonata c’era una richiesta implicita di aiuto per aver visto la madre in condizioni di forte stress.

A quanto sembra, quindi, madre e figlio non avrebbero avuto una lite, ma è probabile che la donna abbia avuto paura che l’ex marito potesse portarle via Simone ed è esplosa la follia. Il padre della giovanissima vittima è arrivato a casa della ex dopo una decina di minuti ma Simone era già a terra priva di vita.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18,35

A quanto si apprende Deborah Calamai si sarebbe dovuta sottoporre il 30 gennaio a una consulenza tecnica nella causa per l’affidamento esclusivo del figlio promossa Enrico Forconi, padre del piccolo Simone. Una consulenza necessaria per valutare le effettive condizioni psichiche della donna, in cura dal 2005 per problemi psichiatrici.

La difesa della Calamai, gli avvocati Simona Tacchi e Mario Cavallaro, chiederà un accertamento sulle capacità di intendere e di volere della loro assistita al momento del fatto. La donna era separata dal marito da almeno 4 anni. Avevano l’affidamento congiunto di Simone, ma di recente, appunto, Forconi aveva chiesto che il tredicenne venisse affidato esclusivamente a lui.

 

 

 

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