Firenze, folla in S.Lorenzo ai funerali di don Livi

FIRENZE «Caro don Angiolo, avrò, avremo nostalgia della tua presenza autorevole e affettuosa. Non sei mai stato un anziano prete ripiegato sul passato: con giovanile audacia, ci hai sempre spinti a guardare con fiducia e con risolutezza al futuro». Con queste parole il cardinale di Firenze Giuseppe Betori ha salutato, nel corso della sua omelia, la figura di monsignor Angiolo Livi, priore della Basilica di San Lorenzo e decano della chiesa fiorentina, morto a 10o anni il 28 dicembre scorso.
I funerali di uno dei più noti sacerdoti fiorentini si sono svolti stamani 30 dicembre nella «sua» basilica, gremitissima di fedeli e di parrocchiani di don Angiolo. Tra i presenti anche Agnese Renzi, moglie del presidente del Consiglio, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il prefetto Luigi Varratta.
Il sacerdote era molto stimato da Matteo Renzi che lo chiamava il ‘sindaco di San Lorenzo’ per la sua pluridecennale dedizione a quel quartiere della città e nel marzo scorso il premier era andato a fargli visita proprio per il suo 100° compleanno.
Betori ha anche sottolineato una delle ‘aspirazioni’ di don Livi, da sempre impegnato per il ‘suo’ quartiere, e cioè che «San Lorenzo possa trovare la propria rinascita nel recupero dell’ex convento di Sant’Orsola», chiuso e inutilizzato da tanti anni. «Un obiettivo impegnativo – ha concluso Betori – ma da lui indicato, e assolutamente degno della città di Firenze».
Ecco il testo integrale dell’omelia del cardinale Giuseppe Betori ai funerali di don Angiolo Livi.
