Betori: «Firenze è città della bellezza, non si riduca a luogo di turismo mordi e fuggi»
FIRENZE – «Firenze non può permettersi di ridursi a città vetrina e luogo di un turismo mordi e fuggi, che non riesce a cogliere il messaggio umanistico che traspira dalle nostre pietre e dalle nostra storia». Lo ha detto il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori nell’omelia della celebrazione Vespri e del Te Deum di fine anno, nel Duomo di Firenze stasera 31 dicembre. La città – ha detto il presule – «si avvia a vivere una serie di trasformazioni del suo assetto, legate in particolare alle comunicazioni e alla visione di una città» che non può «rinunciare alla propria identità di città della bellezza».
Un messaggio quello del cardinale a poche ore dall’inizio del 2015, l’anno che vedrà la presenza di Papa Francesco in novembre per l’Assemblea della Cei. Di queste trasformazioni della città «vuole esserne protagonista anche la nostra Chiesa locale, che nell’anno che viene potrà offrire il convenire a Firenze di tutte le Chiese d’Italia, con la presenza anche di Papa Francesco, per una riflessione proprio sul tema dell’umanesimo, con una serie di eventi collaterali che auspichiamo possano avere un adeguato impatto culturale».
«A questo – ha detto ancora Betori – si affiancano i lavori dell’Opera di S. Maria del Fiore per riconsegnare al mondo in tutto il suo splendore il nostro Battistero e un nuovo assetto del Museo, che aiuterà e leggere le opere artistiche nell’orizzonte del progetto teologico e civile di chi pensò il nostro Duomo».
Leggi qui il testo integrale dell’omelia del Cardinale Betori per il Te Deum del 31 dicembre 2014 nel Duomo di Firenze
