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Parigi, strage al Charlie Hebdo: a Firenze presidio, fiaccolata e il David a lutto

Il David in piazza Signoria listato a lutto per la strage di Parigi al settimanale Charlie Hebdo
Il David in piazza Signoria listato a lutto per la strage di Parigi al settimanale Charlie Hebdo

FIRENZE – All’indomani della strage di Parigi in cui sono stati stati massacrati i giornalisti del settimanale Charlie Hebdo (12 in tutto le vittime, compresi due poliziotti, un ospite della redazione e il portiere dello stabile dove ha sede il giornale) per un attentato a colpi di kalashnikov di due uomini in assetto di guerra al grido di «Allah è grande», Firenze, Prato e tutte le altre città della Toscana si mobilitano.

Oggi 8 gennaio un presidio di solidarietà si svolgerà alle 18 davanti al Consolato francese, in piazza Ognissanti a Firenze. «Nous sommes tous Charlie» (siamo tutti Charlie) è la denominazione dell’iniziativa, che riprende lo slogan lanciato dai parigini in tutta la Francia, ieri, per mobilitare nelle piazze in segno di sdegno e solidarietà centinaia di migliaia di persone.

Il presidio di Firenze di questo pomeriggio è promosso da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi e Assostampa Toscana (il sindacato dei giornalisti) in risposta «all’attacco terroristico che ha decimato la redazione di Charlie Hebdo, 12 i morti, giornalisti e poliziotti, molti i feriti». A Prato, un’ora dopo, alle 19, si svolgerà un flash mob organizzato spontaneamente dai cittadini.

Già da questa mattina, intanto, in piazza della Signoria a Firenze la copia del David di Michelangelo all’ingresso di Palazzo Vecchio è listata a lutto.

Dopo aver espresso nella serata di ieri il suo cordoglio per la tragedia, stamani il sindaco Dario Nardella ha telefonato alla console onoraria di Francia a Firenze, Isabelle Mallez, esprimendo solidarietà al popolo francese e alla Francia. «Questo colpo al cuore della Francia – ha detto il sindaco – è un colpo a tutta l’Europa e alla libertà. Firenze si unisce all’indignazione e allo sgomento espresso da più parti in queste ore. In questo momento ci sentiamo tutti francesi e soprattutto tutti coinvolti come italiani ed europei nella difesa dei valori democratici. Da Firenze, città universale simbolo di cultura e di bellezza e capitale del dialogo interreligioso, si levi più forte che mai un richiamo alle coscienze di tutto il mondo, a partire dai paesi islamici, ad estirpare la radice dell’odio che alimenta il fondamentalismo religioso e la violenza, consapevoli che non si debba rispondere con l’odio all’odio».

E il sindaco ha apertamente invitato tutti i fiorentini a partecipare, domani 9 gennaio alle 19, sempre in piazza Ognissanti, a una fiaccolata. «Invito tutta la cittadinanza – ha detto Nardella – a esprimere vicinanza e solidarietà al popolo francese e condanna della barbarie di ieri a Parigi con una fiaccolata domani alle 19 in piazza Ognissanti, sede del consolato onorario di Francia e dell’Istituto francese di Firenze».

A Pisa, invece, bandiere a mezz’asta in segno di lutto. «Pisa – sottolinea il sindaco Marco Filippeschi – è contro gli assassini, contro il fanatismo e l’intolleranza, per la libertà e l’impegno a unire le forze contro la violenza jihadista». «Condanniamo l’atto criminale contro la redazione del noto giornale satirico Charlie Hebdo senza se e senza ma – ha dichiarato l’imam di Pisa, Mohammad Khalil, a nome della comunità musulmana pisana – . Non abbiamo nessun bisogno di dissociarci, perché qualsiasi forma di violenza contro civili innocenti è estranea alla nostra religione e alla nostra etica e pratica civile».

Bandiera francese listata a lutto esposta alle trifore del palazzo pubblico di Siena. «Quello di ieri – commenta il sindaco Bruno Valentini – è stato un atto barbarico». Il sindaco spiega poi il gesto simbolico della bandiera francese accanto a quella della balzana «per trasmettere vicinanza e solidarietà al popolo francese, con il quale ci lega il rapporto di gemellaggio con Avignone e il ricordo del generale De Monsabert, uno degli artefici della Liberazione della nostra città nel 1944, al quale dobbiamo la salvaguardia del patrimonio storico e artistico di Siena».

Anche a Livorno il sindaco, Filippo Nogarin, ha fatto esporre a Palazzo Municipale la bandiera della città a mezz’asta, in segno di lutto, a fianco del vessillo francese, aderendo così all’appello del presidente dell’Anci Nazionale Piero Fassino. «Un piccolo gesto – ha dichiarato Nogarin – con cui vogliamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà al popolo francese, dopo la strage al giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Un gesto per esprimere non soltanto orrore e sdegno per quello che è successo, ma anche una testimonianza istituzionale a favore della libertà di stampa e contro ogni forma di limitazione a tale libertà».

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Domenico Coviello

Giornalista

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