Firenze, Dante Alighieri e i suoi 750 anni: da celebrare con musica, mostre, convegni

FIRENZE – Dante, classe 1265, compie quest’anno 750 anni e il Presidente della Società Dantesca Italiana, Eugenio Giani, ha deciso di fare le cose in grande per celebrare l’anniversario, convinto che Firenze non abbia ancora fatto abbastanza per farsi perdonare dal Divino Poeta il pessimo trattamento ricevuto quando di anni ne aveva una trentacinquina. Programmi nutriti li hanno predisposti anche Verona e Ravenna, le altre due città dantesche-
In effetti, la città non fu davvero tenera col suo geniale rampollo (avesse immaginato cosa avrebbe concepito in esilio e cosa sarebbe divenuto per i posteri!); ben vengano dunque le manifestazioni che ne celebrano la grandezza, meglio se volte a favorire una maggior conoscenza della sua figura, della sua opera e della cultura del suo tempo.
Ben venti sono le iniziative che Eugenio Giani ha annunciato per il 2015. Le celebrazioni si sono aperte mercoledì 15 gennaio nel Cenacolo francescano di Santa Croce (luogo significativo nella formazione di Dante) con un concerto dell’Istituto Clemente Terni, intitolato «La memoria musicale di Dante nel “De Vulgari Eloquentia” e nella “Commedia”».
Già da marzo sono previsti convegni che comprendono fra i relatori Massimo Cacciari, Antonio Paolucci, Sergio Givone. Il 15, 16 e 17 aprile è in programma un convegno internazionale sulla “biblioteca” di Dante.
«Il Battistero di Dante» è il titolo dato a tre lectiones magistrales tenute nel “bel San Giovanni” da Emilio Pasquini, Lucia Ricci Battaglia e Gianfranco Ravasi.
In maggio si leggeranno gli ultimi canti del «Paradiso» in Orsanmichele e si realizzerà l’iniziativa «100 canti per 100 vetrine», in cui i negozianti del centro esporranno riproduzioni di codici miniati della «Commedia» conservati nelle biblioteche fiorentine.
L’evento più spettacolare è previsto per il 14 maggio, quando si replicherà la grande sfilata di 700 gonfaloni con cui al tempo di Firenze capitale fu inaugurata la statua di Dante dello scultore ravennate Enrico Pazzi (1865), allora al centro di Piazza Santa Croce e adesso a lato della chiesa.
In settembre Vittorio Sermonti, che già negli anni passati ha fatto un’opera d’alta divulgazione leggendo e commentando l’intera «Divina Commedia» in varie città d’Italia, compresa naturalmente Firenze, verrà a leggere e commentare un testo fondamentale per la cultura di Dante e degli autori medievali tutti, «Le Metamorfosi» di Ovidio.
Previsto anche un concerto all’Opera di Firenze. Il calendario completo degli eventi sarà a breve pubblicato nel sito della Società Dantesca Italiana.
