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Banche: il Governo trasforma le popolari in Società per azioni

Banca popolare dell'Etruria
Banca popolare dell’Etruria

ROMA – Matteo Renzi fa approvare al consiglio dei ministri la norma che impone alle dieci grandi banche Popolari di trasformarsi compiutamente in società per azioni entro 18 mesi. Le resistenze erano molte: della politica, che ha tentato fino all’ultimo di far saltare il banco, delle stesse banche, che chiedevano tempo, ma soprattutto della Banca d’Italia, favorevole nel merito ma non nel metodo.

«Attraverso l’articolo 1 di questo decreto legge interveniamo sulle banche popolari, non su tutte ma sulle banche popolari con un patrimonio superiore agli 8 miliardi. Sono 10 in Italia che in 18 mesi dovranno superare il voto capitario e diventare società per azioni. È un momento storico» ha spiegato il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri. Ma la manovra non incontra il favore del Nuovo Centrodestra, alleato di governo: «A rischio posti di lavoro».

Opposizione anche dai sindacati di categoria, i quali temono che la riforma metta «a rischio posti di lavoro per l’inevitabile avvio di aggregazioni, la possibile perdita fra 18 mesi dell’italianità delle banche a un forte rischio di fronte ai capitali stranieri». È quanto afferma  il segretario generale della Fabi, il sindacato maggiormente rappresentativo dei bancari, Lando Sileoni. «Abi e Federcasse – aggiunge -dimostrino intelligenza politica rivedendo loro posizioni di incomprensibile chiusura sui contratti di lavoro dei bancari».

Vedi sullo stesso tema l’intervista del nostro Direttore al Presidente del Consiglio Regionale toscano Alberto Monaci

 

banche popolari, Governo, spa

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