Grecia: la vittoria di Tsipras fa esultare la sinistra ma le borse rischiano fibrillazioni

«Oggi si fa la storia, riconquistiamo la democrazia», aveva detto Tsipras al seggio di Kipseli, il quartiere popolare e multietnico di Atene dove vive e dove si è recato a votare questa mattina, 25 gennaio. E alla folla di giornalisti e simpatizzanti aveva aggiunto: “Il futuro non è l’austerità”. E su queste basi ha promesso d’impostare il programma del suo governo, una volta uscito vittorioso dalle elezioni che, secondo le prime proiezioni, hanno decretato il suo trionfo. Dovrebbe riuscire a creare un governo da solo col suo partito Syriza. Ma l’Europa guarda con preoccupazione. E le borse di tutto il mondo fibrillano. C’è attesa per vedere il tono dei colloqui fra il nuovo leader di Atene e il numero uno della Commissione Ue, Juncker.
GRECIA – In Grecia nasce dunque il primo governo della zona euro apertamente impegnato a cancellare le condizioni di austerità su cui si basa il programma di salvataggio del Paese, sostenuto dalla cosiddetta Troika (Ue, Bce e Fmi). Nel programma elettorale di Tsipras infatti ci sono il taglio del debito da trattare con l’Ue, l’aumento delle pensioni e degli stipendi, il taglio delle tasse: tutte misure che Syriza ritiene ‘emergenze umanitarie’, ma che sono l’opposto di quanto richiesto dalla Troika e per questo preoccupano le istituzioni europee e i guardiani del rigore. Ma questo è il punto di vista dei falchi europei, quelli che hanno mal digerito anche l’iniezione di liquidità decisa dalla Bce e da Mario Draghi, e che vedono con sospetto e diffidenza le richieste del nostro premier, Matteo Renzi, di una maggior flessibilità e ulteriore spinta alla crescita.
ITALIA – Chi non sembra preoccupato della vittoria della sinistra greca è il governo italiano. Il presidente del Consiglio è tutt’altro che spaventato dal responso elettorale arrivato oggi da Atene. Anzi l’ascesa del leader di Syriza che vuole rinegoziare il debito ellenico e cambiare l’Europa alla fine potrebbe favorire quei paesi, come l’Italia, che puntano sull’alleggerimento dell’austerithy e il progresso della crescita. Il commento di Renzi sul recente incontro fiorentino con Angela Merkel è significativo: «È andata molto bene; secondo me da quando abbiamo iniziato a premere alcune cose in Europa le stiamo ottenendo, si sta spostando un po’ tutto l’equilibrio, anche se ancora troppo poco». E in effetti Renzi, confortato dagli esperti economici del governo, non teme terremoti sui mercati finanziari per la vittoria di Tsipras.
EUROPA – Ma auspica che ci siano conseguenze anche sul piano politico, che potrebbero essere positive. Dunque dopo un iniziale assestamento e dopo il primo inevitabile scossone mediatico e politico che arriverà con un governo guidato dal capo di Syriza, verosimilmente le Cancellerie dovranno per forza scendere a patti con la nuova leadership greca per alleggerire le condizioni imposte dalla troika in cambio dei 240 miliardi di euro che hanno evitato la bancarotta di Atene. Dovranno scendere a compromessi e quei compromessi rafforzeranno anche la nostra linea: questo è il giudizio di Renzi, che fino ad ora in Europa ha potuto contare sull’appoggio di Hollande e del belga Di Rupo, ma che non vedrebbe male l’arrivo di un nuovo leader come Tsipras.
PRESTITI – L’Italia è esposta verso la Grecia per circa 40 miliardi di euro, se si considerano i prestiti bilaterali e le quote di partecipazione nel fondo salva-stati Esm, nella Bce e nell’Fmi. Lo calcola Bloomberg secondo cui, davanti al nostro Paese ci sono solo Germania (60 miliardi) e Francia (46 miliardi).
SINISTRA – Ma è tutta la sinistra ad accogliere favorevolmente il successo del leader di Syriza. Prova ne è il fatto che Ingroia ha affermato: «Il cambiamento è già iniziato, non solo per la Grecia ma anche per l’Europa e quindi per l’Italia. Nel nostro Paese, però raccogliere questa sfida dipende da noi, dalle capacità che sapremo mettere in campo per raccogliere una sfida decisiva per il nostro futuro. Da Atene sta per partire una rivoluzione democratica in grado di sovvertire quel sistema politico ed economico ingiusto che domina l’Europa da troppo tempo». Gli ha fatto eco il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola: «Atene manderà un messaggio straordinario all’Europa intera: è da sinistra che si salva l’Europa, mentre da destra e dalle politiche dell’austerity si uccide l’Europa».
E intanto, sulla scia del successo greco, anche in Italia si moltiplicano i comitati per Tsipras, alcuni dei quali presenteranno una lista alle prossime elezioni regionali toscane. Se son rose fioriranno.
