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Firenze: il registro delle unioni civili può sfuggire alla mannaia del prefetto

Dario Nardella, sindaco di Firenze
Dario Nardella, sindaco di Firenze

Già l’anno scorso, anche in provincia di Firenze, aveva tenuto banco la questione della trascrizione nei registri di stato civile di alcuni matrimoni gay celebrati all’estero. A Grosseto, ad esempio, era stata addirittura l’ordinanza del Tribunale ad imporre al Comune di dichiarare sposi due uomini, e di trascrivere nel registro di stato civile il loro matrimonio avvenuto aNew Yorkil 6 dicembre 2012. Successivamente, nel 2014, anche il Comune di Empoli aveva proceduto ad analoga trascrizione, ma il prefetto di Firenze, Luigi Varratta, l’aveva cancellata sulla base di una circolare apposita inviata a tutti i prefetti dal Ministro Alfano, contestata da comuni e associazioni.

Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, allora non aveva voluto forzare i tempi, preferendo far esaminare la questione dagli esperti del comune e attendendo indicazioni anche dal Consiglio comunale. Ora i tempi sono giudicati maturi: anche a Firenze le persone dello stesso sesso sposate all’estero già dai prossimi giorni potranno iscriversi nel nuovo registro comunale delle unioni civili: lo ha deciso la giunta nella seduta odierna. Notiamo bene: non si tratta della trascrizione nei registri di stato civile, che aveva causato l’intervento ‘repressivo’ di prefetti in tutt’Italia, ma in un registro nuovo di zecca inventato dal Comune.

La delibera della Giunta comunale riconosce infatti la possibilità di iscrizione nel nuovo registro comunale delle unioni civili a due persone dello stesso sesso che abbiano celebrato un matrimonio all’estero considerandosi così assolto il requisito temporale di un anno di coabitazione richiesto finora. Nel vecchio registro delle unioni civili era vietata l’iscrizione alle persone dello stesso sesso sposate all’estero. L’iscrizione infatti poteva essere chiesta solo in base a due criteri: da due persone non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, ma da vincoli affettivi, coabitanti da almeno un anno ed aventi residenza nel Comune di Firenze; e da due persone coabitanti da almeno un anno per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale ed aventi residenza nel Comune di Firenze.

Gli interessati debbono presentare una domanda congiunta all’ufficio comunale competente e corredata dalla documentazione relativa alla sussistenza dei requisiti necessari. Il venir meno anche di uno solo dei requisiti produce la cancellazione d’ufficio dal registro. La cancellazione può essere richiesta anche da uno e da entrambe le persone interessate. Il Comune poi rilascia un attestato.

Quali sono i vantaggi che ne derivano? I due soggetti avranno la possibilità di fruire di benefici, opportunità amministrative e procedimentali in campo socio-sanitario, assistenziale, per inserimenti in graduatorie pubbliche di varia natura nel rispetto della normativa nazionale.

«Abbiamo scelto la strada del pragmatismo e della legalità – ha detto il sindaco Dario Nardella – e approvando la delibera abbiamo fatto in modo che le persone dello stesso sesso che si sposano all’estero possano iscriversi nel registro comunale delle unioni civili vedendosi così riconosciuti i benefici previsti dal regolamento comunale sulle unioni civili». «Manteniamo così fede ad un impegno assunto senza inseguire azioni ‘manifesto’ ma badando di più alla concretezza e pensando così di imprimere un’accelerazione e uno stimolo al processo legislativo nazionale».

Sì perché il fine ultimo di queste azioni dimostrative da parte di molti sindaci è proprio quello di spingere il legislatore nazionale a integrare e chiarire la normativa di stato civile in modo che la famiglia arcobaleno sia definitivamente equiparata alla famiglia tradizionale.

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