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Fiorentina: vittoria Diamanti..na e Salah ..ta con l’Atalanta (3-2). Gol decisivo di Pasqual. Pagelle

Mati Fernandez riceve i complimenti da Basanta per il passaggio determinante a Pasqual, autore del gol decisivo della Fiorentina
Mati Fernandez riceve i complimenti da Basanta per il passaggio determinante a Pasqual, autore del gol decisivo della Fiorentina

FIRENZE – Tre punti Diamanti… ni. E anche un po’ Salah … ti. Con l’aggiunta, fondamentale, del tocco di un gregario dal piede preciso: Manuel Pasqual, autore del terzo gol su assist magnifico di Mati Fernandez. E anche la prima rete viola, per onestà di cronaca, va ricordato subito che è stata segnata da un difensore: l’argentino Basanta, ancora su traversone precisissimo di Mati, su punizione. E’ successo dopo che l’Atalanta, formazione solida e combattiva, era andata in vantaggio con Zappacosta per una dormita della difesa viola. Anche dello stesso Basanta.

In ogni caso tre punti importantissimi. E sudati. Dopo l’1-1 della fine del primo tempo, il raddoppio è arrivato in seguito a un’invenzione magica di Diamanti: in fuga dal limite dell’area fino all’area piccola, da dove ha messo il pallone in rete con un diagonale delizioso. E’ possibile che Alino si sia esaltato, per l’assolo personale, in seguito all’ingresso in campo di Salah, che ha mostrato numeri d’alta scuola. Nel finale, dopo il 2-2 di Boakye, quasi un cazzotto nello stomaco, e il sigillo di Pasqual (no, non era in fuorigioco…), Salah ha giocato per la squadra, sacrificandosi su ogni pallone. Tenendolo per far passare il tempo e provocando il panico alla retroguardia atalantina.

Tutto bene? Calma. Nel primo tempo la Fiorentina si è svegliata tardi. Ha pesato l’assenza di Pizarro, perché Badelj non è un costruttore di gioco come il Pek. Poi, quando Montella ha deciso di togliere un Borja Valero volenteroso ma non del tutto produttivo, l’ingresso di Pizarro ha cambiato la squadra. Si può dire che la Fiorentina ha vinto, questa volta, anche grazie ai singoli: Diamanti, Salah, Pizarro. Certo, bisognerà che Montella registri meglio la manovra, che i nuovi si integrino e che il gioco ridiventi corale. E’ sceso in campo anche Rosi, ex genoano: un pesce fuor d’acqua, almeno nel suo scampolo di gara. Comunque è stata vittoria. Con un balzo in avanti in classifica. La Champions? Sognare non è mai sbagliato.

SVEGLIA ! – Si comincia all’ora inconsueta: le 12,30. Anni fa, un indovinato striscione esposto dalla Curva Fiesole recitava: “Tradizione toscana, a i’ tocco si sgrana”. Ma a lungo andare ci si abitua anche all’inusuale. In tribuna d’onore Diego Della Valle con Andrea: in mezzo a loro il sindaco, Dario Nardella. Formaggino della Ferrovia riservato ai tifosi dell’Atalanta deserto: tifosi bergamaschi squalificati. La squadra viola? Ha la maglia dedicata al 150° anniversario di Firenze capitale d’Italia. Sorpresa: era annunciata la stessa formazione vittoriosa a Roma. Invece Pizarro va in panchina: al suo posto Mati Fernandez. La Fiorentina si muove subito benino con  Joaquin e Borja. Ma è l’Atalanta, in abbagliante maglia arancione tipo antinebbia, a farsi viva subito. Prima (6’) la difesa rimedia a un erroraccio di Tatarusanu reo di un rinvio capace di mettere in azione Moralez. Quindi la frittata (9’): traversone da sinistra del Gomez nerazzurro preciso per la testa di Zappacosta che la mette dentro vicino al palo sinistro di Tatarusanu uscito ad acchiappar farfalle (se fosse la stagione…). Colpevole Pasqual, anche se può vantare l’attenuante generica di essere più basso dello stoccatore atalantino. Ma doveva saltare lui, in area? Basanta dov’era? Ed eccoci a rincorrere. Benedetta Fiorentina! Appena la elogi un po’, ecco che si appisola. La curva Fiesole fischia all’ennesima puntata offensiva ospite. Poi grida: “Avanti viola”. Qualcuno aggiunge: “Sveglia viola!”.

Il gol di Basanta, il primo della Fiorentina, che ha momentaneamente pareggiato la rete dell'atalantino Zappacosta
Il gol di Basanta, il primo della Fiorentina, che ha momentaneamente pareggiato la rete dell’atalantino Zappacosta

BASANTA – No, non ci siamo: appoggi sbagliati, pallate a centrocampo, fughe improbabili di Joaquin dalla destra, quasi sempre fermato. Magari con qualche ancata di Bellini. Ma improvvisamente la sveglia arriva: punizione di Mati Fernandez (concessa per il fallo di Bellini su Joaquin) e pallone teso, quasi perfetto per Basanta. Testa vicino al palo destro di Sportiello. Gol. Uno a uno. L’augurio? Che la ricreazione viola sia finita. Invece il tricchetracche continua. Fa fatica, la Fiorentina, ad aprirsi spiragli verso l’area avversaria, che Colantuono farcisce di difensori e centrocampisti. Badelj fa del suo meglio: ma Pizarro è un’altra cosa. Si muove benino Diamanti, che (29’) prova a far breccia da  22-23 metri: il suo tiro, a girare, finisce un metro a lato della porta di Sportiello.  Dopo un batti e ribatti, i viola trovano un pallone al bacio con Basanta, in area, che in mezza rovesciata la mette fuori di poco. Sul rovesciamento di fronte, Tatausanu deve deviare a mani aperta una conclusione del solito Zappacosta, assai più insidioso di Denis. E Moralez, su angolo, va di nuovo vicino al gol di testa. Così come Gomez, qualche istante dopo (47’) su traversone di Diamanti.

SALAH – Primo tempo deludente, visto dall’angolazione viola. L’Atalanta ha fatto il suo, magari con l’aiuto di qualche spintone e rapide ripartenze. In avvio i ripresa, Montella manda Joaquin a sinistra, vicino a Pasqual, e Diamanti a destra. Proprio Alino (4’) impegna Sportiello in una parata a terra. Poi la Fiorentina segna: tuiro Diamanti, respinte del portiere tap in di Gomez. No: fuorigioco. Netto. Si scalda Salah: la Fiesole si spella le mani per applaudirlo. Nessuno ricorda, o cita, Cuadrado. Dimenticato, lassù a Londra? Intanto Montella (12’) sostituisce Borja con Pizarro. Fiducia a Badelj, là in mezzo al campo. S’infortuna Bellini: lo trasportano fuori in barella ed esce dal lato della Fiesole dove ci sono le ambulanze. Direzione ospedale. La Fiorentina sfiora due volte il gol (15’ e 18’) con il pallone che passa davanti alla linea di porta senza nessun tocco provvidenziale. Poi il momento atteso: mentre l’Atalanta sostituisce Denis con Pinilla, Montella lancia Salah, numero 74. Fuori Joaquin. L’egiziano entusiasma subito con un paio di passaggi di fino. S’intende bene con Diamanti. Quindi è ancora Salah (24’) ben lanciato da Pizarro e anticipato in angolo al momento di tirare in porta.

DIAMANTI – Ora la Fiorentina attacca. E non dispiace. L’Atalanta le inventa tutte per perdere tempo. Con l’aiutino dell’arbitro che inventa un paio di punizioni che fanno rifiatare la difesa bergamasca. L’egiziano fa il brasiliano: stoppa, controlla e scatta calibrando sempre con piede vellutato l’appoggio o il passaggio. Diamanti s’inebria dal vedere tanto genio calcistico: e inventa un gran gol (31’). Parte quasi da tre quarti, finge di tirare arriva vicino all’area piccola e lascia partire un diagonale di precisione. Mi pedonate si scrivo che si tratta di un gol Diamanti … no?  E Montella, che sa di calcio e di scena, gli offre qualche istante dopo l standing ovation sostituendolo con Rosi, laterale di provenienza Genoa, al debutto al Franchi. Ma la Fiorentina non deve mai inebriarsi e mollare. Infatti (38’) la difesa si ferma su un traversone da destra, spunta Boakye, appena entrato, che la butta dentro: 2-2. Tutto da rifare. Montella è furioso!

PASQUAL – Il finale si prospetta come un ansimante assedio. Rosi non comincia bene: incespica sul pallone facendo svanire una buona ripartenza viola. Però la vittoria non può sfuggire quando ci credi: Mati inventa un assist, o se volete un passaggio filtrante in area, per Manuel Pasqual. Che sbuca davanti alla porta nerazzurra e segna: tre a due. Uff, quanta fatica! Ora non bisogna sbagliare. Salah torna indietro per alleggerire la pressione atalantina. Sì, proprio Salah rende … sapida questa vittoria!

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Atalanta, Diamanti, Fiorentina, Salah


Sandro Bennucci

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