Arezzo, la Banca dell’Etruria e del Lazio in amministrazione controllata

AREZZO – La Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, erede di uno dei più noti istituti di credito toscani fondato nel 1882, è da oggi 11 febbraio in amministrazione straordinaria. La conferma è arrivata in un comunicato, diffuso in serata dalla stessa banca, in cui si informa che «il Ministero dell’Economia e Finanze ha disposto, su proposta della Banca d’Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio». «La proposta di amministrazione straordinaria – prosegue la nota – è stata formulata a seguito delle prime risultanze degli accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d’Italia e tuttora in corso, che hanno fatto emergere gravi perdite del patrimonio, dovute alle consistenti rettifiche sul portafoglio crediti».
Al posto degli organi sociali sono arrivati oggi commissari straordinari: Riccardo Sora e Antonio Pironti, che saranno coadiuvati da Paola Leone, Silvio Martuccelli, e Gaetano Maria Giovanni Presti, quali componenti del Comitato di Sorveglianza.
«La Procedura di amministrazione straordinaria – conclude la nota di Banca Etruria – che opera sotto la supervisione della Banca d’Italia, avrà il compito di condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione e di individuare le iniziative necessarie per il superamento della grave crisi aziendale. La clientela potrà continuare a rivolgersi, come di consueto, agli sportelli della banca che prosegue regolarmente la propria attività».
«La notizia del commissariamento di Banca Etruria era nell’aria, ma ciò stasera non la rende meno brutta. Per Arezzo è l’ennesimo colpo. La città deve riflettere su cosa sta accadendo e su chi lo ha permesso» ha detto Stefano Mugnai, Consigliere regionale toscano di Forza Italia, tra i primi a commentare la notizia.
