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Ictus: la riabilitazione si farà a casa grazie al robot della scuola Sant’Anna di Pisa

Il robot 'Motore'
Il robot ‘Motore’

PISA – Un nuovo strumento in aiuto di chi deve rimediare ai postumi di ictus è stato realizzato dalla scuola Sant’Anna di Pisa, da sempre all’avanguardia nel campo della robotica. Da oggi infatti gli effetti dell’ictus si possono curare anche da casa, facendo riabilitazione grazie a un robot portatile, collegato al fisioterapista via internet, e pronto alla commercializzazione sui mercati internazionali. Il robot è già utilizzato in fase sperimentale al centro di riabilitazione ‘auxilium vitae’ di Volterra e all’ospedale di Cisanello, a Pisa. Il sistema robotico è stato ribattezzato ‘motore’ e mette a disposizione di clinici e di fisioterapisti un nuovo strumento per il recupero e per la valutazione funzionale dell’arto superiore in pazienti che hanno subito traumi di carattere neurologico.

MOTORE – Grazie a ‘motore’ i pazienti non hanno bisogno di una figura di supporto, quindi un solo terapista è in grado di supervisionare più persone allo stesso tempo. Quest’opzione potrebbe generare una forte riduzione di spesa a carico del sistema sanitario: considerati i tagli progressivi a cui è soggetto, con un dispositivo del genere a parità di numero di operatori, è possibile garantire una maggiore quantità di terapia ai pazienti oppure curarli per un periodo più lungo, a parità di costo. Si fornisce in questo modo una risposta all’esigenza avvertita da tempo di poter lavorare con un sistema tecnologico semplice da usare e da proporre al paziente, in grado di fornire risposte esaustive sotto l’aspetto terapeutico, senza dover ricorrere a dispositivi complessi e particolarmente costosi. “Motore – afferma Carlo Alberto Avizzano, coordinatore del Laboratorio di robotica percettiva della Scuola Superiore Sant’Anna – è un sistema leggero e compatto, eppure è dotato delle stesse caratteristiche di dispositivi più ingombranti e complessi. Questo sistema materializza lo sforzo e le esperienze maturate nel corso di anni di ricerca presso l’Istituto Tecip della Scuola superiore Sant’Anna in un prodotto innovativo, che potrà rivelarsi presto in tutte le sue utilità, non soltanto economiche ma anche sociali”.

 

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