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gatto di profilo

Gatto superstar: è stato festeggiato in tutto il mondo

gatti con gli occhiali
gatti con gli occhiali

Firenze – Si festeggia in tutto il mondo. E’ l’animale domestico a quattro zampe più enigmatico e sfuggente: il gatto. Sono 25 anni che viene dedicato al gatto una festa globale.  Il 17 febbraio cade la giornata internazionale del micio. Una festa introdotta 25 anni fa grazie a un referendum lanciato ai lettori della rivista «Tuttogatto».

La scelta della data non è stata casuale. Febbraio, mese del segno zodiacale dell’Acquario, considerato il segno degli spiriti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti negativi che hanno accompagnato la storia dei quattro zampe. Roma, è considerata la capitale del gatto per il fatto che la colonia felina conta quasi 300.000 esemplari. Basta fare quattro passi tra le rovine di Largo Argentina, proprio a Roma, per rendersi conto di come i gatti la facciano da padroni.

Che detta così sembrerebbe un controsenso. Invece è la verità. E  lo sanno bene i presunti proprietari di gatti. Presunti perchè pare che il gatto non voglia appartenere a nessuno, ma sia padrone di se stesso e della propria irrefrenabile fame che lo porta a desiderare a tal punto pranzetti, bocconcini e crocchette da fargli dimenticare di essere un felino predatore. E lo sanno bene gli appassionati di gatti quanto può costare tenere «a pensione» tra le mura domestiche l’amato gattino. Si conta che un gatto possa costare circa 600 euro l’anno. Sempre meno comunque di un cane, pare. Nel dettaglio i costi sostenuti per gli amici felini sono i seguenti: lettiera per Gatti – che per chi non lo sapesse può definirsi il wc dei gatti – circa 8,65 euro (1 sacco di sassolini, talvolta profumati alla lavanda, che bastano per quasi 2 mesi); croccantini 11,00 euro al kg per 22 euro di spesa mensile; scatolette 1,00 euro per 25 euro di spesa mensile; visita medica standard 50 euro (1 volta/anno).

E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adoc secondo cui quella degli animali domestici nelle nostre case è una presenza importante, visto che circa il 40% delle famiglie ne possiede almeno uno. Non è poco, ma è talmente tanto l’affetto che crediamo di ricevere dai nostri gatti che umanizziamo fino a considerarli alla stregua di persone, da non sembrarci mai abbastanza. E il gatto se la ride sotto i baffi. Espressione in uso nel nostro linguaggio, retaggio anche questa di una presunta ironia felina che uno dei gatti più famosi della storia della letteratura, quello di «Alice nel paese delle Meraviglie», ci ha lasciato in eredità. Ma era solo una storia per bambini.

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