
Firenze, città metropolitana: ancora senza certezze sul personale della Provincia. Chiesto aiuto al prefetto Varratta

FIRENZE – Si segna il passo. Nel senso che la riunione dell’Osservatorio metropolitano sul Lavoro pubblico, svoltasi nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, ha dato un esito che conferma quanto sia ancora in alto mare la riforma delle città metropolitane. All’ordine del giorno i problemi sul riassetto istituzionale e le conseguenti ricadute sull’organizzazione sia sotto l’aspetto delle risorse umane che di quelle finanziarie.
REGIONE – Tema che era stato oggetto anche di una riunione della Regione Toscana con tutte le Province, al termine della quale il Governatore Rossi, esultante, aveva assicurato il collocamento di tutte le unità della ex provincia nell’ambito dell’impiego pubblico regionale, in primis anche della città metropolitana. E il Governatore aveva anche aggiunto: la regione ha fatto la sua parte ristrutturando personale e Asl, ora lo Stato faccia la sua riducendo, ad esempio, le prefetture.
PROBLEMI – Ma qui casca l’asino, perché invece dalla riunione sono emersi ancora profondi problemi, soprattutto per il collegamento con altri enti pubblici che operano sul territorio, per la cui soluzione i protagonisti hanno chiesto l’aiuto del prefetto di Firenze, di una di quelle istituzioni cioè che proprio Rossi vorrebbe abolire. Complimenti, questo ci da un’ulteriore prova, se ce ne fosse bisogno, dell’inefficienza del nostro apparato burocratico. Inoltre i partecipanti hanno lanciato un appello proprio alla Regione affinché ai buoni propositi faccia seguire fatti concreti.
RISULTATO – Ma vediamo in dettaglio gli esiti della riunione, alla quale ne seguiranno altre. Entro la fine di febbraio dovrà essere prodotta la nuova dotazione organica della Città Metropolitana di Firenze. Il vice sindaco metropolitano, Brenda Barnini, che ha la delega al Bilancio e al Personale, le rappresentanze sindacali, del Comitato unico di garanzia e dell’amministrazione dell’ente, intendono definirla attraverso un percorso condiviso che, nella prospettiva di sviluppo della Città, tuteli le aspettative del personale dipendente. Difficoltà oggettive derivano da normative spesso discordanti. Tuttavia il profilo economico/finanziario dell’ex Provincia di Firenze, lasciato in eredità alla Città metropolitana, risulta essere rassicurante rispetto a molte altre realtà sul territorio nazionale.
SINDACI – Brenda Barnini ha intanto inviato ai sindaci della Città Metropolitana una richiesta per conoscere i fabbisogni di personale relativi per gli anni 2015-2016, in modo da monitorare eventuali mobilità. Si cercherà di individuare il fabbisogno di personale e servizi di altri enti pubblici, attraverso un tavolo che si chiederà di convocare al Prefetto di Firenze.
BUGLI – Nell’incontro di stamani è maturata anche le decisione di una forte richiesta alla Regione Toscana perché rispetti l’impegno di farsi carico di tutto il personale dipendente che segue le funzioni trasferite, tenendo contro dell’accordo sottoscritto tra Regione Toscana e organizzazioni sindacali il 4 febbraio scorso e con particolare riferimento al personale della Città Metropolitana che opera nell’Empolese Valdelsa. Nella fase di progettazione e costruzione del nuovo ente dovrà essere coinvolto il Sindaco Metropolitano Dario Nardella.
La prossima riunione dell’Osservatorio è stata fissata per mercoledì 25 febbraio alle 9. Nell’occasione sarà invitato l’assessore regionale Vittorio Bugli.
