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Toscana, uffici postali che chiudono: salviamo paesi e borghi con gli empori polifunzionali

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L’ufficio postale: un presidio territoriale che sta sparendo

Le Poste sembrano decise a tagliare altri 63 sportelli che sommati ai 70 già chiusi nell’anno precedente fanno un bel taglio ai servizi post-telegrafonici che il monopolista fa in Toscana. Queste scelte miopi, in realtà, privano una serie di località, spesso disagiate, di un servizio pubblico primario. L’ennesimo atto di una politica sbagliata che tende a monetizzare tutto, una deregulation improntata solo e soltanto al profitto che sul terreno lascia parecchi morti.

Queste frazioni disagiate sono località piccole che hanno già perduto servizi fondamentali: distributori di carburanti, edicole, negozi di alimentari, tabacchi trasformandole in realtà deserte, private di servizi essenziali per la vita quotidiana. E’ un altro duro colpo alle periferie e alle frazioni che saranno ancora più lontane dagli standard delle città e soggette ad ulteriore abbandono. Un abbandono che scopriamo solo in presenza di fatti di calamità territoriali, per cui realizziamo che non c’è più stata manutenzione del bosco, della strada vicinale o comunale, della potatura degli alberi, della piantumazione e quant’altro veniva fatto al tempo dei nonni. Sarebbero invece importanti decisioni opposte, di presidio del territorio, di cura del paesaggio che solo i residenti possono assicurare, di argine all’incuria che genera poi con sempre maggiore frequenza fatti calamitosi.

Per questo, come Confesercenti della Toscana, torniamo a proporre gli “Empori Polifunzionali”, la realizzazione di “botteghe” in cui poter concentrare tutte quelle attività ritenute non remunerative se gestite singolarmente, e anche servizi oggi forniti negli ufficio postali: ritirare la pensione, effettuare un vaglia, pagare un bollettino postale. Puntando ad un equilibrio complessivo paesi – campagna e periferie – città, che tanto alimenta il brand della Toscana. La nostra regione, che nel mondo significa qualità della vita, arte, enogastronomia, moda, poggia il suo successo e la sua immagine anche su una organizzazione di servizi capillare, diffusa in ogni angolo del territorio, nei piccoli comuni, nei borghi che sono gioielli incastonati, nelle frazioni ospitali. Che senza più niente da offrire, rischiano di chiudere e traslocare in qualche periferia.

Confesercenti Toscana, poste


Massimo Biagioni

Segretario generale di Confesercenti Toscana redazione@firenzepost.it

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